La collaborazione con il Corpo di polizia penitenziaria si concretizza soprattutto sul piano della formazione professionale e dell’approccio dei giornalisti alle complessità del “pianeta-carcere”, come accaduto nel recente e partecipatissimo seminario svoltosi proprio all’interno del carcere fiorentino di Sollicciano. Il rapporto con il sindacato unico ed unitario dei giornalisti della Toscana è nato tre anni fa in occasione del Premio Giornalisti Toscani alla sorella della collega Dafne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa in un attentato: furono gli uomini e le donne della Polizia penitenziaria ad assicurare la scorta d’onore alla sorella della cronista, per la prima volta in Italia su invito dell’Assostampa Toscana che, l’anno successivo, decise di premiare con lo stesso riconoscimento proprio il Corpo di polizia penitenziaria. Nel corso della cerimonia a Castelpulci, alla quale l’Associazione Stampa Toscana è stata ufficialmente invitata proprio in considerazione di questo ormai radicato legame, hanno preso la parola il direttore di Sollicciano Fabio Prestopino ed il comandante del reparto della Polizia penitenziaria della Casa circondariale Massimo Mencaroni, entrambi relatori al corso di formazione per giornalisti del 5 giugno scorso, mentre il prefetto Laura Lega ha consegnato i riconoscimenti agli agenti di Polizia penitenziaria che si sono distinti in servizio.