Buon 25 aprile,
Fnsi e Associazioni regionali di Stampa
parteciperanno alle manifestazioni e ai cortei organizzati in tutta Italia
per celebrare la giornata della Liberazione dal fascismo e dai suoi alleati
nazisti. Un sentito, ma anche doveroso, ricordo per chi diede la vita per la
libertà del nostro Paese ribellandosi alla dittatura. Senza di loro non ci
sarebbe stata la democrazia e la Costituzione che, con l'articolo 21 (inserito
nel titolo dei Rapporti civili e nella parte dei Diritti e dei doveri) tutela
l'informazione.
Per Fnsi e Associazioni regionali di Stampa le manifestazioni del 25 aprile
rientrano nella mobilitazione della categoria
cominciata alla fine dello scorso anno contro gli attacchi alla
libertà di informazione, attacchi non ad un singolo gruppo o ad una singola
testata, ma a tutti i giornalisti attraverso norme che, sotto le mentite
spoglie di un garantismo a buon mercato e contro la stessa direttiva europea sulla
presunzione di non colpevolezza, limitano il diritto di cronaca, ma soprattutto
il diritto dei cittadini di essere liberamente informati.
Attacchi sotto forma di leggi, come la revisione dell'articolo 114 cpp per
vietare la pubblicazione (anche per stralci) delle ordinanze cautelari, oppure
come la proposta di legge (in discussione al Senato) che dovendo eliminare il
carcere dalle pene per il reato di diffamazione (come chiesto dalla Corte
Costituzionale) sta invece cercando di raggelare l'informazione attraverso
sanzioni pecuniarie troppo elevate per una categoria impoverita come quella dei
giornalisti.
Attacchi alla libertà del servizio pubblico, presidiato in modo quasi militare
dalle forze di governo, come testimonia l'ultimo caso, la censura a Scurati.
La Fnsi sostiene le rivendicazioni di Usigrai, è al fianco dei giornalisti Rai
che hanno già varato un pacchetto di 5 giorni di sciopero.
Attacchi all'indipendenza dell'agenzia Agi, la seconda voce del Paese, che il
suo editore, l'Eni, partecipata dal governo, sta vendendo ad un senatore
leghista: un enorme caso di conflitto di interessi che Fnsi e Stampa Romana hanno
segnalato anche ad Agcom e Antitrust. È per difendere Agi, che è già
al sesto giorno di sciopero, ma anche tutte le altre agenzie italiane a
cominciare da Dire, al centro di una drammatica vertenza con il suo editore,
che la Fnsi ha favorito la nascita del coordinamento dei Cdr delle agenzie di
stampa.
Attacchi al reddito dei giornalisti, di tutti i giornalisti: dei lavoratori
autonomi, dei collaboratori, ma anche dei contrattualizzati: il 2 maggio è
stata convocata la commissione Contratto della Fnsi.
Temi che sono stati portati all'attenzione dell'Europa e che il 16 e il 17
maggio saranno al centro di una missione urgente e straordinaria di Media
Freedom Rapid Response (MFRR), prova della crescente preoccupazione europea.
In quell'occasione chiederemo ai colleghi degli altri Paesi dell'Unione di
accendere un faro anche sulle ultime due 'perle' che riguardano il carcere per i
cronisti: le proposte di emendamenti al ddl Cybersicurezza ancora
del deputato di Azione Costa e poi del forzista Calderone che vorrebbero
introdurre pene fino a tre anni, il primo, e fino a otto anni di reclusione, il
secondo.
Le piazze del 25 aprile e del 1° maggio sono un passaggio della nostra
mobilitazione. Pronti a difendere i nostri diritti anche con lo sciopero
generale se sarà necessario.
Buon 25 aprile a tutti.
Alessandra Costante
Segretaria Generale FNSI
Sandro Bennucci
Presidente Assostampa Toscana