Anniversario: un anno senza Pier Francesco Listri, il professore. L'8 marzo una messa a San Martino a Mensola

Sì, Listri era per tutti i giornalisti “il professore”. E ciò per la sua cultura, per i temi che solitamente trattava, ma ancor meglio per come dava testimonianza di un giornalismo mai banale, mai urlato, eppur capace di andare in profondità, muovere emozioni e partorire idee. Pier Francesco Listri, collega illustre, ci lasciò un anno fa. Ci piace ricordarlo, ancora una volta, con l'attacco del pezzo che Maurizio Naldini scrisse su La Nazione:

"Finalmente quieto, al termine di una vita mai banale, è passato dal sonno alla morte nella sua  casa alle pendici di Fiesole. Ci ha lasciati così Pierfrancesco Listri, giornalista di rango, uomo di profonda cultura. Era nato a Livorno nel 1932, con la famiglia si era trasferito a Firenze sei anni dopo. Frequentò La Querce, la scuola dei Barnabiti,  alla facoltà di lettere ebbe come maestri  Devoto e De Robertis. Prima di arrivare a La Nazione si era avvicinato al giornalismo da ragazzo: collaborò al Nuovo Corriere di Bilenchi, al Giornale, al Sole 24 ore, a riviste letterarie, e più volte condusse e fu regista di trasmissioni per la Radio Rai. La sua voce, inconfondibile, da sola imponeva l’attenzione".