“Apro le porte del tribunale dei minorenni”. Invito ai giornalisti del presidente Trovato, al seminario Ast – Fondazione Collodi

Titolo del seminario: “Generazione 4.0 – nuove modalità di rispettare bambini e ragazzi”. Hanno partecipato una quarantina giornalisti. Vivo apprezzamento è stato espresso da Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione Nazionale C. Collodi e da Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Applausi ai relatori: Marina D’Amato, docente di Scienze della Formazione dell’università degli studi Roma Tre;  il magistrato Luciano Trovato, presidente del tribunale per i minorenni di Firenze, la giornalista professionista Lucia Lunghini, esperta in comunicazione e consulente per aziende a livello nazionale. Complimenti alla giornalista addetta stampa della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Adele Tasselli, che ha curato l’organizzazione del seminario.

Il presidente Bernacchi, ha spiegato il ruolo della Fondazione Nazionale Carlo Collodi nella promozione e sostegno  della cultura per l’infanzia e dell’infanzia e che da poco, con altri soci,  ha aperto un museo multimediale dedicato a Pinocchio e a Dante nel cuore di Firenze (Dantocchio), oltre a ricordare la figura di Carlo Lorenzini “Collodi” scrittore autore di Pinocchio e giornalista. Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana, moderatore dell'evento, ha invitato ancora una volta gli editori a partecipare ai seminari dei giornalisti: per verificare la qualità e capire che non si possono pagare 3-5 euro al pezzo professionisti scrupolosi e sempre aggiornati.

Nel suo intervento - “Dalla Tv a internet: bambini irrispettati” – la sociologa Marina D’Amato ha descritto la società odierna, entro la quale il giornalista opera e si è soffermata sulle peculiarità della Generazione 4.0 e del ruolo dei media e dei giornalisti (anche nell’uso del linguaggio) su essa.

Delle  “Criticità del rapporto tra giustizia minorile e media” ha parlato il magistrato Luciano Trovato evidenziando, attraverso alcuni casi, come la giustizia minorile sia un campo trattato dai giornalisti dove spesso evidenziano la scarsa conoscenza nel funzionamento, nonostante l’estrema delicatezza dell’argomento. Per questo si è detto disposto ad aprire un canale con i giornalisti in modo da spiegare loro la peculiarità di questo organo “non speciale ma specializzato” ha sottolineato. A chiudere gli interventi Lucia Lunghini che ha spiegato l’importanza della Carta di Treviso, uno dei pilastri della deontologia, inserita nella carta fondamentale dei doveri del giornalista.