Il Cdr – affiancato dalla Fnsi e dalle associazioni territoriali di stampa toscana, romana e lombarda – aveva avanzato una serie di proposte serie e sostenibili, compreso un pesante sacrificio da parte dei lavoratori, per gestire la fase di crisi, ma l'amministratore delegato Daniele Pelli le ha respinte tutte, cambiando in continuazione percentuali e proposte, tutte pretestuose e in spregio anche al contratto, in un gioco irresponsabile che aveva il solo fine di rompere la compattezza di una redazione provatissima da ammortizzatori e assenza di stipendio.
Alla fine la scelta dell'azienda è stata quella di procedere in maniera unilaterale con la richiesta di una Cigs pesantissima. Una strada che, unita all'avvio del concordato preventivo, metterà nuovamente in ginocchio la produzione e la capacità dell'agenzia di stare sul mercato ponendo a rischio la continuità stessa dell'azienda, che pure la società dice di voler garantire anche ai creditori con la richiesta della procedura concorsuale.
I giornalisti di Askanews, che non hanno percepito lo stipendio di dicembre e solo una minima parte di quello di gennaio, denunciano l'atteggiamento irresponsabile dell'editore e continueranno a lottare per difendere un patrimonio dell'informazione italiana dalle scelte scellerate della proprietà e del management.
Allo stesso tempo i giornalisti dell'agenzia fanno appello a tutte le Istituzioni pubbliche e private, le associazioni sindacali e di categoria, affinché facciano quanto in loro potere per far recuperare ragionevolezza all'editore Luigi Abete.