La nota della Fnsi e delle Ars Toscana, Romana e Lombarda
«La chiusura di Askanews al confronto è un atto di irresponsabilità delle cui conseguenze l'azienda dovrà farsi carico in ogni sede». Lo affermano, in una nota, Federazione nazionale della Stampa italiana, Associazione Stampa Romana, Associazione Lombarda dei Giornalisti e Associazione Stampa Toscana.
«Grave e inaccettabile – accusa il sindacato – è che l'azienda si sia presentata al tavolo di trattativa con il chiaro intento di farlo saltare. Il rifiuto di misure alternative agli esuberi e ai licenziamenti va nella direzione dell'apertura di una fase all'insegna della macelleria sociale».
Il sindacato dei giornalisti, conclude la nota, «continuerà ad essere al fianco del comitato di redazione e dei colleghi in tutte le iniziative che saranno intraprese in ogni sede per tutelare e salvaguardare un patrimonio di professionalità che l'editore sta provando a smantellare in nome di altri interessi».
Il comunicato del Cdr
L`assemblea dei giornalisti di askanews condanna fermamente la decisione dell`azienda di chiudere la porta a qualsiasi proposta di trattativa che possa consentire di gestire la crisi dell'agenzia senza macelleria sociale, confermando invece il concordato preventivo e la parallela richiesta di 27 esuberi.
I giornalisti sono ancora senza stipendio e rischiano di non vedere le retribuzioni anche nei prossimi mesi. Nonostante questo il Cdr si è presentato oggi al tavolo Fieg con una serie di proposte costruttive che avrebbero consentito di evitare un pericoloso concordato preventivo, mettere in sicurezza i conti e impostare il risanamento dell`agenzia. A tutte queste proposte, che includevano anche un ennesimo sacrificio dei lavoratori, la risposta è stata: no.
L`azienda di Luigi Abete, nonostante le sollecitazioni della delegazione sindacale e del Comitato di redazione, ha addirittura rifiutato di avviare un negoziato con il Dipartimento Editoria per una possibile transazione sul credito vantato per i servizi resi.
Un atteggiamento irresponsabile e inaccettabile contro cui l`assemblea conferma lo stato di agitazione e metterà in campo ogni azione possibile per tutelare l`azienda e i giornalisti.
Approvato all’unanimità