Ast alla Regione Toscana: vaccino urgente per i cronisti in prima linea. Il rischio? Le "conferenze stampa tonnare"

Per questo Ast, dopo aver inviato, insieme al Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, una prima lettera alla Regione, ha deciso di lanciare un nuovo appello al presidente Eugenio Giani, all'assessore alla sanità, Simone Bezzini, al presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, al presidente della commissione sanità del  consiglio regionale, Enrico Sostegni, per chiedere con urgenza che i giornalisti in prima linea vengano vaccinati prioritariamente, almeno all'avvio della cosiddetta fase.2.

 

Ecco il testo della lettera

 

Dott. Eugenio Giani

                                                                          Presidente Regione Toscana

                                                                          Dott. Simone Bezzini

                                                                          Assessore al diritto alla salute

                                                                          Dott. Antonio Mazzeo

                                                                          Presidente Consiglio Regionale

                                                                          Dott. Enrico Sostegni

                                                               Presidente Commissione sanità del Consiglio Regionale

 

Gentilissimi,

sono costretto, dopo averlo già fatto insieme al collega Carlo Bartoli, presidente del Consiglio dell'Ordine della Toscana, a lanciare un nuovo appello affinchè si possa trovare la possibilità di vaccinare contro il Covid i giornalisti in prima linea (cronisti, fotoreporter, telecineoperatori) costretti, per il lavoro insostituibile che svolgono,  a partecipare a conferenze stampa, o comunque a incontri con personalità che diventano, assai spesso, vere e proprie ammucchiate per ottenere dichiarazione e immagini. In gergo le abbiamo definite "tonnare". Sono di queste ore notizie di colleghi che, un po' ovunque in Italia, hanno contratto il virus per aver dovuto lavorare in condizioni non sicure.

So benissimo che la situazione della campagna vaccinale non è delle migliori, con i ritardi nella fornitura dei vaccini. E mi guardo bene dal fare polemiche sulle scelte che sono state fatte a favore di altre categorie di lavoratori e professionisti. Ognuno ha diritto ad essere tutelato nello svolgimento della propria attività. Richiamo però l'attenzione sul fatto che, proprio all'inizio della pandemia, la Regione Toscana accolse l'invito di Assostampa di sottoporre anche i giornalisti ai test sierologici insieme al personale sanitario. Questo perchè si riconobbe il fondamentale impegno dei cronisti per dare notizie e informazioni, anche strettamente di servizio, alla popolazione costretta a stare chiusa in casa. A distanza di un anno, purtroppo, la situazione non è cambiata. Chi svolge attività giornalistica professionale garantisce un servizio pubblico e l’accesso ad uno dei diritti fondamentali dei cittadini: quello ad essere informati. Ma questo compito non può tradursi in un rischio quotidiano per la propria incolumità e per quella dei loro familiari. Tanto più se questo accade in occasione di conferenze stampa in presenza che si trasformano, come detto, in "tonnare", nonostante, lo riconosco, la volontà e l'impegno precauzionale degli organizzatori. La Toscana, terra di profonda civiltà, dimostri concretamente che il diritto all’informazione passa anche attraverso la tutela di chi questo diritto lo assicura ogni giorno.

In attesa di leggere un Vostro cenno di risposta, che mi auguro possa aprire uno spiraglio positivo alla richiesta dell'intera categoria, auguro buon lavoro nell'interesse di tutti i toscani.

 

Sandro Bennucci

    Presidente Associazione Stampa Toscana