Anche negli ultimi giorni dell’anno sono tante le vertenze, i problemi, i nodi che stiamo affrontando avendo per stella polare solo e soltanto l’interesse dei colleghi. Quello che è diventato un vero e proprio motto dell’Ast, “nessuno venga lasciato solo”, ha avuto finora tanti modi di essere tradotto in pratica: dalle crisi de La Nazione, de Il Tirreno, e La Repubblica, alle situazioni di difficoltà nell’emittenza locale, dalla miriade di vertenze che possono anche aver interessato uno o due colleghi di piccole testate alla soluzione per passaggi di intere redazioni da una società all’altra, dalla complessa ma irrinunciabile tutela dei colleghi precari alla difesa degli istituti contrattuali.
In ogni frangente abbiamo cercato che quella stella polare brillasse per tutti. La pandemia, combinata con la crisi profonda del settore ha rappresentato negli ultimi due anni un cocktail micidiale che sta falcidiando il lavoro, soprattutto quello già precario. Anche per questo il sindacato ha istituito e rafforzato strumenti come il Fondo di solidarietà per mettere in atto concretamente uno dei principi fondanti che ci siamo dati: la solidarietà. Una scelta che ci rende tutti più consapevoli che scambiarci gli auguri, come abbiamo fatto alla tradizionale cena in cui sono stati assegnati i Premi Giornalisti Toscani 2021, non è una semplice formalità, ma rappresenta il forte legame che ci unisce. E’ con questo spirito che auguro, insieme agli organismi dirigenti dell’Ast, ai consiglieri nazionali, ai fiduciari di Inpgi e Casagit, ai responsabili dei gruppo di specializzazione, al personale dipendente e ai consulenti, un Natale sereno ed un 2022 più felice dell’anno che lasciamo alle spalle. Il lavoro del sindacato non si fermerà nemmeno per le feste: gli uffici resteranno aperti dal lunedì al venerdì, tranne il 24 ed il 31 dicembre.
Ancora un augurio di serenità a voi e a chi vi è più caro
Sandro Bennucci