Il Consiglio comunale di Bagno a Ripoli ha approvato una risoluzione nella quale si condanna il comportamento di alcuni dirigenti della Fiorentina che il 30 settembre scorso allontanarono il giornalista Francesco Matteini, perchè "non gradito", nonostante fosse in possesso di regolare biglietto per la partita della Primavera, dal Viola Park. La risoluzione è stata approvata con 11 voti a favore (Cittadinanza attiva, Pd, Cittadini di Bagno a Ripoli, Fratelli d’Italia) e 3 astenuti (Italia Viva, Lega).
Il testo della risoluzione:
RISOLUZIONE
Per deplorare ufficialmente il comportamento di alcuni dirigenti di ACF Fiorentina, che hanno negato l’accesso al “Viola Park”, in occasione di un evento pubblico, ad un giornalista munito di regolare titolo d’ingresso, definendolo pubblicamente come «persona non gradita».
PREMESSO CHE:
• Sabato 30 settembre 2023, sul nostro territorio comunale, è stato negato l’accesso alla partita della Primavera della Fiorentina ad un nostro concittadino, giornalista, allontanato su indicazione del Direttore generale e del Responsabile della comunicazione della società sportiva;
• Sono state espresse manifestazioni di solidarietà al cittadino coinvolto da parte di alcune forze politiche e dal Sindaco, che ha manifestato la disponibilità a mediare per ripristinare rapporti e toni;
• Dopo settimane, la ACF Fiorentina non ha ufficializzato alcuna presa di distanza da quanto accaduto.
CONSIDERATO CHE:
- In data 6 ottobre u.s., è uscito un comunicato di Ast-Ussi-OdG, condiviso dai giornalisti sportivi fiorentini, con il quale vengono censurati questo ed altri precedenti comportamenti attuati dai dirigenti di ACF Fiorentina nei confronti dei rappresentanti della stampa;
- Al Consiglio comunale del 28 settembre u.s. è stata approvata all’unanimità l’adesione al Manifesto per la comunicazione non ostile per il reciproco rispetto;
- Come Istituzione comunale non possiamo esimerci dal condividere una simile presa di posizione, in quanto “Bagno a Ripoli ha sempre fatto dell’apertura e dell’inclusività valori fondanti”, come ribadito dal Sindaco.
RITENUTO CHE:
• come dichiarato dallo stesso cittadino coinvolto, il problema non è la “riconciliazione” personale, ma l’introduzione di un indice di gradimento, di una lista di persone gradite e non gradite, e dunque di una limitazione per l’accesso anche ad eventi pubblici, com’era appunto la partita che si giocava all’interno del Centro sportivo;
• si tratta di difendere un principio di libertà, fondamentale come regola di convivenza democratica.
Il Consiglio comunale condanna il suddetto comportamento e si adopera, per quanto di propria competenza, perché simili episodi non abbiano più cittadinanza all’interno della nostra comunità.