E non sono state poche le richieste d'intervento di natura strettamente sindacale. E' accaduto per Toscana 24, vicenda avviata positivamente a soluzione con il pagamento di quanto dovuto ai colleghi, e per il Corriere di Siena, il cui ritorno in edicola è stata la precondizione fissata da Ast e Fnsi per sedersi al tavolo per la cassa integrazione. Sempre per il Corriere di Siena, lunedì 27 aprile è fissata una teleconferenza con la Regione e l'Azienda per fare il punto della situazione. Ast chiederà nuovamente che venga allargata la platea dei colleghi chiamati al lavoro. Non è poi mancato un nuovo, concreto intervento per i giornalisti licenziati in maniera illegittima da Antenna Radio Esse di Siena, che sono dovuti ricorrere alle vie legale per tutelare i loro diritti.
Ma l'impegno di questi giorni è stato e sarà intenso anche per assicurare condizioni di lavoro sicure. E' stato un importante successo dell’Ast il fatto che i giornalisti siano stati inseriti nel novero delle categorie alle quali è riservata la prima tranche della campagna di test sierologico organizzata dalla Regione Toscana. Non basta: nei prossimi giorni si riunirà il tavolo organizzato dalla Regione stessa per cercare di dare una risposta alla questione posta dall’Ast sull’uso di mascherine negli studi televisivi.
Ora il lavoro del sindacato è anche rivolto alla “fase 2”: da lunedì 20 aprile la segreteria è tornata pienamente operativa. Gli uffici restano tuttavia chiusi al pubblico e contattabili solo telefonicamente e per email. Le pratiche cartacee devono essere inviate per posta o depositate a mano nella cassetta postale di via dei Medici 2 senza accedere agli uffici. Intanto sono stati predisposti tutti gli interventi necessari, nel rispetto delle direttive di Governo e Regione Toscana, per la sicurezza del personale e quindi, in vista della riapertura al pubblico, dei colleghi e dei loro familiari che, speriamo presto, potranno tornare a frequentare la sede Ast, ossia la casa dei giornalisti toscani.