“Sono molto soddisfatto di poter sovrintendere alla firma di questa intesa, che permetterà di far conoscere di più e meglio l’attività del difensore civico regionale ai cittadini”, dichiara il presidente dell’assemblea toscana. “Il difensore civico regionale sta subendo una profonda trasformazione – spiega Giani –, da soggetto del reclamo a soggetto della conciliazione. Sono sicuro che il nuovo presidente Vannini, forte della sua recente esperienza alla guida del Corecom toscano, saprà condurre al meglio questa fase”. Una fase che “richiederà anche un necessario avvicinamento ai territori, in conseguenza dell’abolizione dei difensori civici provinciali e comunali”. L’Associazione stampa toscana, osserva il presidente del Consiglio regionale, “svolge una funzione sempre più istituzionale, nel segno di un’etica e una professionalità, quella dei giornalisti, che nell’epoca dellefake news sta diventando un valore sempre più importante”.
Le segnalazioni nel 2018 “sono state oltre duemila”, fa sapere Sandro Vannini. C’è però bisogno di “far conoscere al meglio l’attività e le potenzialità del difensore civico, che può occuparsi di tutti i contenziosi nell’erogazione dei servizi pubblici essenziali e di un articolato sistema dei diritti soggettivi dei cittadini che non sempre la pubblica amministrazione riesce ad assicurare: accesso agli atti, ai bandi di concorso così come, in sanità, alle cartelle cliniche, liste di attesa e responsabilità professionali dei medici in ambito clinico. E ancora tributi regionali, contributi previdenziali, tutela minori”. Anche perché, spiega Vannini, “nonostante i servizi della comunicazione 2.0 abbiamo constatato che non c’è stato un maggiore accesso ai documenti della pubblica amministrazione”.
In questo percorso si inserisce l’intesa con l’Associazione stampa toscana, come spiega il presidente Sandro Bennucci: “Il sindacato dei giornalisti intende sostenere l’attività di quello che è sempre più il sindacato dei cittadini. Ci impegneremo a far conoscere la figura e l’attività del difensore civico prima di tutto ai giornalisti: può diventare una miniera di notizie, ogni caso degli oltre duemila segnalati nell’ultimo anno può potenzialmente far riempire una pagina di giornale. Organizzeremo seminari con crediti formativi”, annuncia Bennucci. Il passo ulteriore sarà divulgare la conoscenza tra i cittadini, “che in molte situazioni, rivolgendosi al difensore civico, possono trovare risposte più efficaci rispetto a una causa legale e veder risolte tante distorsioni della pubblica amministrazione”.
(a cura dell’Ufficio stampa, 28 dicembre 2018)
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