Columba ha fatto della sua intera vita una battaglia per il diritto di cronaca e per i diritti dei cronisti che, sempre di più, rappresentano il settore della categoria più esposto a rischi. Querele temerarie, dinieghi di accesso alle fonti o agli atti, pericolo di contestazione di reati anche gravi e altri ostacoli anche dei più bizzarri opposti a quello che è un doppio diritto: il diritto di informare, per i giornalisti, ed il diritto ad essere informati, per i cittadini. Il corso, aperto dall’intervento del presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci e concluso da Alberto Spampinato, per anni quirinalista, fratello del giornalista Giovanni Spampinato ucciso dalla mafia e direttore e fondatore di Ossigeno per l’Informazione, l’osservatorio nazionale sui giornalisti minacciati, ha ospitato quattro importanti interventi. Il primo è stato del Dr. Luca Tescaroli, procuratore aggiunto di Firenze, seguito da quelli di Enzo Quaratino, già caporedattore centrale e responsabile della redazione cronache italiane dell’Agenzia ANSA, della collega Franca Selvatici, per anni cronista di giudiziaria del quotidiano La Repubblica, e della collega Luciana Borsatti, moglie di Guido Columba e, soprattutto, ideatrice di questo seminario che, in forme e con ospiti diversi, oltre che a Firenze e a Roma, in altre città italiane. Di seguito riportiamo gli interventi dei relatori così come si sono succeduti, convinti che si tratti di un materiale prezioso sia dal punto di vista della documentazione e dell’analisi delle diverse sfaccettature delle questioni legate al diritto di cronaca, sia per il fatto che esso può rappresentare una fonte di riflessione soprattutto per i colleghi più giovani che si cimentano con il quotidiano, difficile e appassionante lavoro di cronaca.