Ast e Cdr del ”Tirreno” vicino ai lavoratori poligrafici che rischiano il posto di lavoro

Associazione Stampa Toscana, il Cdr e il corpo redazionale del Tirreno sono vicini e ribadiscono la propria solidarietà ai compagni di lavoro poligrafici, impegnati nella vertenza per il trasferimento a Sassari e scesi in sciopero.

In occasione della manifestazione, una rappresentanza sindacale ha portato la vicinanza ai poligrafici.

Il comunicato di Rsu e Cgil

Una Camminata dalla sede del giornale in viale Alfieri fino al Comune di Livorno per dire No al trasferimento a Sassari di 35 lavoratrici e lavoratori poligrafici è stata organizzata dalle rsu e dalla Cgil. Un corteo molto partecipato, al quale erano presenti oltre i poligrafici, anche molti ex colleghi ed ex giornalisti della storica testata livornese, oltre ad alcuni rappresentanti delle forze politiche che già all'unanimità si erano espresse a sostegno di questi lavoratori e della loro vertenza.

 Il corteo si è postato in sala consiliare del municipio di Livorno dove la commissione lavoro si è di nuovo riunita per affrontare questa decisione del gruppo Sae, editore e proprietario del Tirreno, di trasferire nell'ottica di un procedimento di trasferimento di ramo d'azienda, 35 famiglie in Sardegna, provvedimento che per i lavoratori si configura come un vero e proprio "licenziamento mascherato".

In commissione, dove per la proprietà era presente il direttore generale Vito Nobile, si è manifestata ancora una volta la linea di non arretramento da parte dell'azienda di fronte alla decisione di operare il trasferimento del personale nella sede di Sassari. Anzi l'azienda ha ripetuto di aver già inviato ai 35 poligrafici le lettere di trasferimento.

 La commissione ha contestato duramente la decisione, che oltre a privare la città di Livorno di forza lavoro e indebolendo il tessuto economico e la vita del quotidiano, intacca profondamente la vita e le condizioni dei 35 dipendenti interessati e delle loro famiglie. Uno spiraglio per una piccola apertura si è configurato nel finale quando l'assessore al Lavoro, Federico Mirabelli, si è impegnato a verificare con la Regione Toscana la possibilità di poter accedere ad ammortizzatori sociali per aree di crisi complessa (in cui Livorno rientra) purché - come previsto dalla normativa - sia mantenuto in loco, quindi a Livorno, un presidio produttivo.