Grandi nomi dello sport e non solo, alla cerimonia del 27 settembre, alle ore 12, nell'Aula magna di Coverciano, dove Associazione
Stampa Toscana e Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi, consegneranno a Raffaello Paloscia, che rappresenta un pezzo di storia del giornalismo sportivo, il premio
"Penna d'oro" alla carriera.
Paloscia, già capo della mitica redazione sportiva de "La Nazione", ha attraversato, professionalmente, oltre 70 anni di eventi. Ha raccontato, su La Nazione e non solo, i due scudetti vinti dalla Fiorentina (1955-56 e 1968-69), gli ultimi due mondiali vinti dall'Italia (1982 e 2006), alcune Olimpiadi, fra le quali quella, drammatica, del 1972 a Monaco di Baviera, con l'irruzione di "Settembre nero".
Tre i grandi personaggi della sua vita professionale: Artemio Franchi, Ferruccio Valcareggi, Gino Bartali. Ma innumerevoli sono stati gli sportivi, campioni e non, passati attraverso la sua penna: ora, giustamente, "d'oro".
Raffaello è stato, e lo è tuttora, un maestro di giornalismo: capace d'insegnare come si scrive una cronaca sportiva, senza arrivare all'esaltazione del vincitore e non umiliando mai lo sconfitto.Il presidente Ast, Sandro Bennucci, e il presidente del Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi, Franco Morabito, sono orgogliosi dell'entusiasmo con il quale è stata accolta l'iniziativa.