Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana ringraziano in maniera non formale i cinque candidati alla presidenza della Regione Toscana per aver firmato il protocollo del sindacato unico e unitario dei giornalisti che li impegna seriamente in difesa dell'informazione e nella lotta contro il precariato. Eugenio Giani (Centrosinistra), Susanna Ceccardi (Centrodestra), Irene Galletti (Movimento 5 Stelle) e Tommaso Fattori (Toscana a Sinistra) e Salvatore Catello (Partito Comunista), pur con le loro diversità politiche, hanno manifestato sensibilità e interesse per un documento che li vincola, qualunque sarà il loro ruolo nella prossima legislatura, a occuparsi in maniera seria e partecipata dell'informazione e di chi, professionalmente, ne è protagonista. Ecco perchè Ast, nel suo piccolo, è sicura di aver già vinto le sue elezioni.
L’iniziativa del protocollo, già attuata cinque anni fa - e va ringraziato Enrico Rossi, governatore uscente, per aver tenuto fede pienamente alla sua firma - ha avuto questa volta ancora più successo. Il Movimento 5 Stelle, che nel 2015 non aderì all'invito dell'Ast, stavolta si è allineato alle altre forze politiche. Tra gli impegni contenuti nel testo del protocollo ci sono l’istituzione di un tavolo permanente sull’informazione regionale con poteri anche propositivi di leggi sul tema dell’informazione; la promozione di un sistema regionale dell’informazione e della comunicazione pubblica capace di innovarsi, attento ai diritti e alla valorizzazione del lavoro giornalistico e della sua specificità; il rifinanziamento della legge regionale sull’informazione locale, con criteri che premino le realtà che maggiormente investono nell’innovazione e nelle creazione di nuovi posti di lavoro. Il protocollo prevede, infine, azioni mirate a promuovere tutte le opportunità di finanziamento legate ai fondi europei e l’impegno a continuare sulla strada già percorsa a sostegno della radiofonia in ambito territoriale, con criteri premiali per l’occupazione giornalistica nell’affidamento di format istituzionali.
"I firmatari, con la sottoscrizione del protocollo, sono dunque ora vincolati a sostenere questi temi e questi programmi in qualsiasi parte dell’aula consiliare si collocheranno dopo le elezioni, sia in maggioranza sia all’opposizione. E’ un risultato straordinario - commenta il presidente Ast, Sandro Bennucci, a nome di tutti i colleghi impegnati nel sindacato – che in una campagna elettorale spesso segnata da confronti ideologici ha consentito di proporre temi concreti e, contemporaneamente, di grande rilevanza istituzionale nell’interesse dei colleghi e soprattutto dei cittadini”.
Gli specifici incontri con ogni candidato durante i quali è stato firmato il protocollo hanno anche consentito al sindacato unico ed unitario dei giornalisti di cogliere gli apprezzamenti e le sollecitazioni che sono giunte dagli esponenti politici. Da Eugenio Giani che, dopo aver detto di aver firmato “con la penna e con il cuore”, ha ricordato il contributo determinante dell’Ast alle iniziative in difesa del diritto all’informazione, senza mai abbassare la guardia, a Susanna Ceccardi che ha sottolineato l’impegno degli uffici stampa della pubblica amministrazione durante le fasi più critiche della pandemia Covid 19, annunciando il sostegno al rifinanziamento del bando per il finanziamento delle emittenti regionali. Da Irene Galletti che, oltre che a soffermarsi sui diritti dei giornalisti che devono essere riconosciuti anche ai colleghi precari, ha indicato del protocollo “il punto di partenza per l’informazione in Toscana”; a Tommaso Fattori che, oltre al tema del precariato, ha toccato anche quello del contratto dei giornalisti dell'Agenzia di stampa della Giunta e dell'ufficio stampa del Consiglio regionale e di un tavolo sull’inquadramento contrattuale dei giornalisti impegnati nei gruppi politici consiliari.
L'augurio è che dalle firme di questo protocollo, custodito orgogliosamente e responsabilmente dall'Ast, possa nascere nuovo impulso per il rilancio dell'informazione, a tutti i livelli, in un momento di grande difficoltà in cui si stanno dibattendo quasi tutte le testate: dalla carta stampata alle radio, alle tv e all'online che, per svilupparsi pienamente, ha bisogno di contratti di lavoro veri e di basi finalmente solide per i giornalisti che vi sono impegnati.