Cambi racconta questo cammino nel suo “librino”, un diario semplice, intende, come se fosse stato scritto appunto con il lapis. Un diario quasi intimo ma che coinvolge tante persone: la sua famiglia, i colleghi, i fotografi, i personaggi incontrati, intervistati e amati: Fellini, Dino Risi, Bartali, Gianni Berengo Gardin, Cino Ricci, Baudo, Fabrizio Frizzi.
Il diario rievoca gli anni della guerra, vissuta dall’autore da ragazzo, i tempi della scuola; il valore che egli ha dato all’amicizia, “mio vero punto di forza”, dice.
“Tutta una vita di notizie e di amicizie - scrive - e un’ immensa gratitudine nei riguardi di chi mi ha guidato nella professione e di chi mi ha insegnato il modo di vivere”. L’autore cita suo padre, il poeta Omero Cambi, giornalista, come suo figlio, che ha lo stesso nome; Sergio Lepri, naturalmente, Don Giulio Facibeni e Don Corso Guicciardini. Marcello è infatti un ex ragazzo della Madonnina del Grappa, Opera con la quale è tuttora in contatto.
Egli sfiora appena il mondo delle ragazze di Miss Italia, ma dedica il libro, tra gli altri, ai loro genitori. E rende omaggio ad amici fiorentini, come Gian Paolo Cresci, Dante Nocentini, Franco Barneschi, Mario Lampesti.