Ma il ricordo di Nazzareno, che è troppo vasto per poterlo condensare in poche righe, è legato alle sue infinite battaglie in difesa dei colleghi. Battaglie portate avanti nei ruoli dell'Ast, di cui è stato a lungo anche vicepresidente, fino all'esperienza nella giunta esecutiva e nel consiglio nazionale della Federazione della Stampa. Ci mancheranno la sua saggezza, la sua esperienza e, soprattutto, la sua voglia di battersi per dare diritti e dignità sul lavoro ai colleghi più giovani, precari, spesso sfruttati..
Nazzareno Bisogni sarà commemorato domani, sabato 16 luglio 2022, nella sede di Cgil Toscana, in via Pier Capponi 7, dalle 12 alle 14, . Mentre il funerale si svolgerà, sempre domani, alle 17, nella chiesa della Collegiata di Montone (provincia di Perugia), dove era nato.
IL RICORDO DEL DIRETTIVO
Un commosso ricordo di Nazzareno Bisogni è avvenuto oggi, 15 luglio 2022, durante la seduta del consiglio direttivo dell'Associazione Stampa Toscana al quale è intervenuto anche il collega Carlo Bartoli, presidente dell'Ordine Nazionale dei giornalisti.
Sandro Bennucci, presidente Ast: "Nazzareno è stato un maestro per tutti noi. Lascia un vuoto immenso. L'avevo pregato di candidarsi, ancora una volta per il Congresso Fnsi. Aveva scosso la testa. Poi, visto che insistevo, quasi per accontentarmi, come si fa con i ragazzi, si era rassegnato ad accettare la candidatura. Il suo senso del dovere e il suo spirito di servizio lo spingevano a non risparmiarsi, a dichiararsi sempre presente. Faremo in modo che il suo impegno resti come esempio per tutta la categoria".
Carlo Bartoli, presidente dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti: "Nazzareno Bisogni è un collega che ha vissuto queste stanze con grande passione, coerenza e dedizione. La sua esperienza di sindacalista, più di ciascuno di noi, ha insegnato su cosa sia lo spirito di servizio. La sua attività di sindacalista è stata ispirazione ed esempio per tanti noi. Un'attività che metteva sempre al centro i diritti dei giornalisti e la lotta contro la precarizzazione della categoria".
Stefano Fabbri: "In tantissime occasioni ho ascoltato Nazzareno come un maestro. Non nascondo di aver preso appunti di alcune sue trattative sindacali e di aver imparato, o almeno lo spero, di condurre le attività sindacali in difesa di testate giornalistiche e colleghi. Sottolineo la correttezza, la presenza costante agli appuntamenti nazionali del sindacato dei giornalisti e lo spirito di servizio. Tutti elementi che fanno della scomparsa del collega una grave perdita per ciascuno di noi e per l'Ast intera.
Paola Fichera: "Voglio sottolineare la parola sempre buona di Nazzareno, ogni volta che lo chiamavi era sempre presente, disponibile, equilibrato. Aggiungo il concetto di rispetto verso il lavoro di ogni collega che esprimeva in ogni situazione. Fare sindacato non significa solo partecipare alle assemblee ma anche creare un vero valore nella collaborazione tra i colleghi, questo valore per Nazzareno era il rispetto pieno della professionalità tra giornalisti.
Olga Mugnaini: "Quello che più ci tocca della scomparsa di Nazzareno è che ci lascia soli di fronte a battaglie grandi. Lui rappresenta una stagione ed un modo di fare sindacato che oggi tramonta. Anche per questo il dolore e lo sgomento che sentiamo è molto forte.
Antonio Lovascio: "Come presidente del Gruppo giornalisti seniores, voglio manifestare il profondo cordoglio per la scomparsa di Nazzareno, che ho apprezzato nei suoi illuminati interventi anche nel Direttivo Ast"-.
Amadore Agostini: "Nazzareno ci mancherà molto, il suo esempio è stato fondamentale per tutti noi".
Carlo Gattai: "Ho apprezzato Nazzareno Bisogni per la sua saggezza, la sua lungimiranza nell'affrontare i problemi. Io che da assessore regionale ascoltavo spesso frasi scontate e ripetitive, devo dire che nel Direttivo Ast, quando interveniva Nazzareno, apprendevo con interesse i shoi argomenti, soprattutto quando si trattava di salvaguardare il lavoro precario e mal pagato".