Oriano aveva 74 anni. Laureato in lettere all’Università di Pisa, giornalista dal 17 dicembre 1979. Ha lavorato prima nella redazione lucchese di «Avvenire» e poi a Milano nella redazione centrale del quotidiano cattolico. Quindi per oltre 20 anni in quella de «La Nazione», a Lucca. La sua passione per la musica e le comuni radici l’hanno spinto ad approfondire la conoscenza di Giacomo Puccini e delle sue opere, con la sensibilità del letterato e di critico musicale. Ha scritto libri con il collega Mauro Lubrani e con il maestro Giuseppe Tavanti, utilizzando un canale confidenziale privilegiato come quello di Simonetta Puccini (nipote del Maestro) e registrando testimonianze di interpreti eccellenti come Andrea Bocelli.
Stimolato da don Piero Ciardella, Oriano De Ranieri ha completato una tesi di laurea in Scienze religiose all’Istituto «Niccolò Stenone» di Pisa proprio sulla spiritualità e sulla ricerca di un orizzonte di Fede dell’indimenticabile «compositore per destino» . Oriano viene da tutti i colleghi ricordato come un collega serio, preparato, bravo, intellettualmente onesto. Un professionista del suo stampo lascia indiscutibilmente un gran vuoto.