Ast: ingiustificato attacco di Salvini a Il Tirreno. Piena solidarietà al Direttore e ai colleghi

Per questo Ast invita il leader della Lega a non cercare nemici dove non ci sono e a non attaccare i colleghi de Il Tirreno e tutti gli altri giornalisti, impegnati a raccontare la campagna elettorale. Giornalisti che lavorano in una situazione assai più difficile che in passato e meritano rispetto. 

 

Il Comunicato del Cdr

Nel giro di poche ore, in due differenti comizi elettorali a Piombino e Marina di Pisa, il segretario della Lega Matteo Salvini si è prodotto in due attacchi a Il Tirreno, colpevole a suo dire di omettere notizie sul suo partito e raccontare falsità. Il comitato di redazione reputa ingiustificabile questo atteggiamento, rivolto contro il lavoro quotidiano di professionisti impegnati giorno per giorno nel raccontare un territorio per il quale si spendono con dedizione e attenzione. Fa specie sentire un uomo politico con questa visibilità lanciare accuse false di proposito, come quella di oscurare la presenza dei suoi sostenitori nei comizi elettorali. Come chiunque abbia mai letto Il Tirreno sa bene, e pare proprio che Salvini non sia tra questi, l’impegno dei nostri giornalisti per una copertura equanime delle forze in campo è costante. Sempre, non solo durante le elezioni. Non ci lasceremo trascinare in una misera contrapposizione tra giornalisti da una parte e forze politiche ed elettori dall’altra. Sulle nostre colonne ogni giorno trovano spazio opinioni differenti, argomenti contrapposti e diversi. Tutti con eguale dignità. E’ la nostra missione: essere il campo dove la società s’incontra per prendere consapevolezza di sé stessa.

Salvini dice: “se devo ridere leggo il Topolino, non leggo il Tirreno”. Gli rinnoviamo l’invito che già gli fece uno sceneggiatore dell’albo Disney: lo legga. I loro autori sono di certo più bravi di noi con la fantasia e le sane risate. E legga anche Il Tirreno. La lettura è un ottimo calmante contro il livore fazioso e le falsità.

Nessuno delle colleghe e dei colleghi di questo giornale è “costretto a scrivere dall’editore o dal direttore qualcosa di diverso dalla realtà”, come dice Salvini. Qui tutti e tutte scriviamo nel rispetto di un solo obbligo: quello verso i cittadini e le cittadine toscani. Quello verso i fatti.