Alla radice del "piano" c'è la decisione del Gruppo Editoriale Nazionale, guidato da Andrea Monti Riffeser, che è anche presidente della Fieg, di non stampare più, dal 1 gennaio 2023, alcune edizioni nello stabilimento di Loreto, accentrando il lavoro nelle rotative di Firenze e Bologna, con tempi forzatamente ridotti che, per essere rispettati, renderanno inevitabile gli accorpamenti di non poche edizioni locali, non solo de La Nazione ma anche del Il Resto del Carlino, impoverendo la qualità dell'informazione in Toscana, in Emilia Romagna e nelle Marche. Non a caso, proprio dal primo gennaio 2023, i lettori de La Nazione di Grosseto, Livorno e Pisa troveranno in edicola una miscellanea di notizie di tre province diverse.
Il timore dei Cdr, condiviso in pieno dall'Associazione Stampa Toscana è che l'informazione omologata di territori diversi possa provocare un tracollo delle vendite, con pesanti ricadute sui posti di lavoro e soprattutto sul diritto dei cittadini ad essere informati. Mentre l'editore presidente degli editori, Andrea Monti Riffeser, sta chiedendo nuovi aiuti governativi al sottosegretario Alberto Barachini, promettendo invece un'informazione di qualità. L'Associazione Stampa Toscana unisce quindi la sua voce all'appello dei Cdr alle istituzioni affinchè intervengano per evitare che questo devastante piano veda la luce.