Ast scrive al presidente Giani: "Urgente rifinanziare il bando per le piccole e medie imprese editoriali della Toscana"

Caro Presidente,

sono costretto a scriverti per la nuova emergenza che sta attanagliando la piccola e media editoria in Toscana. Come saprai, l’informazione versa da tempo in difficoltà economiche, gli effetti della pandemia hanno lasciato tracce profonde anche e le crisi nelle aziende editoriali si sono acuite. Molti colleghi con situazioni lavorative fragili hanno pagato un conto molto salato, le imprese editoriali locali che hanno seriamente affrontato il loro ruolo con responsabilità e correttezza hanno il fiato corto anche a causa della forte contrazione pubblicitaria alla quale si è aggiunta l'emergenza del caro bollette.

L’ultimo bando a sostegno dell’editoria, attraverso la Legge Regionale n. 34/2013 - salvo il contributo, assai limitato, per il post pandemia - risale al 2019 e pertanto sono trascorsi i due anni che svincolano le aziende dal de-minimis europeo. Sarebbe quindi opportuno rifinanziare quanto prima la legge ed indire un nuovo bando, fondamentale per il mantenimento e l’incremento dell’occupazione dei giornalisti nelle testate toscane.

Difficoltà maggiori nel sostenere i costi per la propria attività la registrano, in particolare, i quotidiani online, le  Agenzie stampa e video giornalistiche a carattere regionale i periodici locali che non ricevono alcuna forma di sostegno da parte dello Stato. Aggiungo anche che i contributi diretti dello Stato, attraverso la PCM, alle radio ed alle tv locali sono infatti sempre più vitali per garantire l’informazione di prossimità, ma spesso non sono sufficienti per mantenere una struttura giornalistica adeguata alle necessità del lavoro delle redazioni. Iniziative di sostegno simili a quella che ti sollecito sono state attuate, o sono in via di attuazione, anche in altre Regioni. 

Come contemplato dal Protocollo sull’informazione da te sottoscritto nella sede Ast durante la campagna elettorale del 2020 per il voto regionale, l’impegno a sostenere l’informazione in Toscana acquisterebbe ora un significato di grande concretezza e, al tempo stesso, di giusto riconoscimento a quelle realtà che, lungi dal chiedere finanziamenti a pioggia (il bando può essere riproposto con le stesse, rigorose modalità degli anni passati), offrono progetti d'innovazione e correttezza nei rapporti di lavoro. Ma il tempo, mai come ora, è il vero nemico di queste capacità professionali ed imprenditoriali. 

Per questo motivo sono a chiederti un incontro in modo da porre insieme, da subito, le basi di un intervento indispensabile, come detto, per tutte le piccole medie imprese editoriali della Toscana.

Certo della tua collaborazione, in attesa di un riscontro ti saluto caramente.

 

Sandro Bennucci

Presidente dell'Associazione Stampa Toscana