I gruppi editoriali di cui fanno parte (Editoriale Nazionale e SAE) hanno infatti chiesto cassa integrazione e prepensionamenti. La convocazione ministeriale è l'atto finale di un confronto serrato che ha impegnato a lungo i Cdr, assistiti dalla Fnsi, dall'Associazione Stampa Toscana e dalle altre assostampa delle regioni che fanno parte delle zone di diffusione delle testate dei due Gruppi. Ast si è impegnata al fianco dei colleghi della Nazione e del Tirreno, nel tentativo di attenuare il più possibile il sacrificio richiesto ai colleghi attraverso gli ammortizzatori sociali. Ma proprio in questo momento, il sindacato dei giornalisti, sceso in piazza anche a Firenze il primo giugno, vuole ricordare al governo l'improrogabile necessità di intervenire per sostenere e rilanciare tutto il sistema dell'informazione, bene fondamentale per la democrazia di questo Paese. Il Recovery deve servire, anche nel nostro settore, per creare nuovo lavoro, retribuito nel modo giusto.