Casagit, infatti, non è più solo la mutua integrativa dei giornalisti ma consente iscrizioni di altre categorie e di privati. All’incontro, moderato da Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione stampa Toscana, hanno partecipato il presidente di Casagit, Gianfranco Giuliani, il vicepresidente vicario Gianfranco Summo e il presidente della Fondazione Casagit, Giampiero Spirito. Ha portato un saluto il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, insieme al presidente regionale, Giampaolo Marchini. Bartoli ha ricordato ai colleghi che si lamentano dei soldi versati che Casagit c’è, eccome, quando hanno i problemi più gravi, quelli di salute. Un concetto ripreso da Bennucci: si ricorre,anzi si corre, dal sindacato quando tutte le porte sono chiuse. E il sindacato in Toscana, anche in questi anni drammatici per l’editoria, ha vinto battaglie difficilissime con controparti potenti.
Il presidente Giuliani ha sostenuto che i conti di Casagit sono in ordine e che l’apertura all’esterno accresce la sostenibilità della Mutua: si contano in media due iscrizioni di non giornalisti ogni 24 ore.
Il vicepresidente Summo ha sottolineato le misure in favore dei colleghi in difficoltà come la copertura Casagit a chi è in cassa integrazione o è disoccupato.
La Fondazione non è solo una cassaforte pronta, se Casagit ha problemi di bilancio - ha infine spiegato Spirito - ma anche un’alta funzione di solidarietà: derogare al regolamenti per chi si trova in condizioni economiche e di salute non affrontabili con procedure ordinarie.