1) Qualsiasi tipo di finanziamento che il governo intenderà porre sull'editoria dovrà essere mirato all'aumento dei posti di lavoro. Basta contributi agli editori che non prevedano incremento di occupati;
2) Stop alla politica dei prepensionamenti, andata avanti per quasi 30 anni, che non ha prodotto i posti di lavoro promessi (non ha funzionato nemmeno la formula di tre pensionati per un nuovo assunto, visto che i contratti erano spesso a termine e non rinnovati) e ha dato solo vantaggi agli editori: che hanno incassato il finanziamento e risparmiato notevolmente sui costi del lavoro, liberandosi di stipendi spesso importanti, appesantendo l’Inpgi senza nessun beneficio collettivo.
Crimi ha preso atto delle richieste. In questo momento il sottosegretario sta raccogliendo suggerimenti e informazioni in vista delle proposte che dovrà avanzare al governo prima della chiusura degli stati generali dell'editoria. L'Associazione Stampa Toscana, senza la pretesa di risolvere da sola problemi grandi e ormai antichi, ha semplicemente posto questioni che ritene fondamentali. Diciamo che le ha messe in una specie di uovo di Pasqua virtuale, con la speranza che si trasformino in sorprese positive vere.
Di nuovo auguri per una Pasqua serena, capace di essere davvero un punto di ripartenza.
Sandro Bennucci - Presidente Associazione Stampa Toscana