La ricerca di una soluzione normativa da presentare al Governo e che consenta una via di uscita dalla spesso drammatica situazione in cui si trovano i colleghi licenziati nei momenti più duri della crisi dell'editoria da aziende che poi sono fallite. È questa la strada intrapresa dal sindacato dei giornalisti per tentare di mettere in sicurezza la posizione di queste colleghi e queste colleghe da anni senza stipendio e senza pensione. Il tema, che era stato sollevato con una mozione presentata come primi firmatari dai delegato dell'Associazione Stampa Toscana al congresso della Federazione nazionale della stampa italiana a Levico Terme, è stato affrontato in un incontro in streaming al quale hanno partecipato il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso con il direttore generale Tommaso Daquanno, la presidente dell'Inpgi Marina Marcelloni, il direttore dell'istituto Mimma Iorio, la collega Anna Tarquini promotrice del Comitato giornalisti esodati, Stefano Fabbri per l'Ast e Stefano Romita per Stampa Romana, le due associazioni regionali di stampa che hanno dato il maggior contributo alla ricognizione numerica dei colleghi in questa difficile situazione. Nel corso dell'incontro è stato dato mandato ai tecnici della Fnsi di predisporre un testo sul quale chiedere l'impegno di Governo e Parlamento che possa contribuire a sanare un vero e proprio vulnus nel corpo vivo della categoria.