Ad alcuni di essi, come la necessita' dell’inclusione dei precari nella cornice del lavoro subordinato, mantenendo inalterate le garanzie per chi è già assunto – uno dei cardini del programma toscano - si è riferito nella sua relazione lo stesso Segretario generale del sindacato unico e unitario dei giornalisti, Raffaele Lo Russo, alla cui riconferma, così come per quella del presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti, la delegazione ha lavorato con successo durante il Congresso che ha rieletto entrambi con una larga maggioranza della quale la Toscana fa organicamente parte. I giornalisti toscani eletti nel Consiglio nazionale della Fnsi porteranno la loro specifica fisionomia di politica sindacale, con la propria autonomia e con i temi che sono stati fatti propri dal segretario rieletto Lorusso e dalla maggioranza che governa la Fnsi. Complessivamente, la Toscana ha espresso cinque consiglieri nazionali, tra quelli eletti in delegazione e al Congresso: Sandro Bennucci, Paola Fichera, Chiara Brilli, Stefano Fabbri e Andrea Sbardellati, prevedendo anche forme di “staffetta” nella carica di consigliere nazionale con altri colleghi della delegazione toscana.
Intenso il lavoro della delegazione toscana al congresso anche su diversi temi specifici: i colleghi hanno contribuito a mettere a punto e presentato alcune delle più importanti mozioni approvate come quella sulla vertenza Askanews e, più in generale, sulla crisi delle agenzie di stampa, sull’applicazione del contratto giornalistico negli uffici stampa pubblici, sul ruolo del lavoro giornalistico autonomo e, approvato per acclamazione il documento, sulla necessità di censire i colleghi licenziati alla fine degli stati di crisi e prevedere la loro salvaguardia.
La delegazione dell’Ast al Congresso Fnsi è stata composta, per quanto riguarda i professionali, da Sandro Bennucci (capo delegazione), Simona Bellocci, Chiara Brilli, Patrizia Centi, Pietro Di Lazzaro, Stefano Fabbri, Marzio Fatucchi, Paola Fichera, Walter Fortini, Cristiano Lozito, Leonardo Testai, Michele Manzotti e, per quanto riguarda i collaboratori, Nazzareno Bisogni e Andrea Sbardellati.