Va dato atto al sottosegretario con delega all'editoria, Giuseppe Moles, di aver messo a punto un impianto normativo che potrà garantire di più e meglio il lavoro dei giornalisti, dando agli editori certezze sulle entrate. L'auspicio è che, adesso, possa partire una stagione di confronto che abbia al centro la valorizzazione del lavoro giornalistico e la lotta al precariato. Nelle misure di sostegno e negli interventi di carattere finanziario a sostegno del settore già varati, così come fra quelli inseriti nello schema della prossima legge di stabilità, il lavoro giornalistico è il grande assente. Continuare a stanziare risorse per il settore consentendo alle imprese di prescindere dalla tutela del lavoro e di continuare ad allargare l'area del precariato e dello sfruttamento è inaccettabile perché si condanna una generazione di giornalisti a non avere un futuro. Per questo, resta ferma la richiesta al governo di convocare le parti sociali a un tavolo permanente per l'editoria per affrontare le numerose criticità irrisolte, a partire dalla definizione dell'equo compenso per i giornalisti". Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.