«Il via libera del Senato al ddl di delegazione europea che recepisce anche la direttiva sul copyright rappresenta una tappa importante verso l'introduzione di norme di tutela del lavoro intellettuale. L'auspicio è che, tenendo fede agli impegni assunti, il ddl venga approvato dalla Camera entro la fine dell'anno». Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«In questo modo – aggiunge – sarà possibile dare qualche certezza e qualche garanzia in più anche al settore dell'informazione e dell'editoria. Sarebbe finalmente riconosciuta la giusta remunerazione alle aziende e ai giornalisti che oggi assistono impotenti allo scippo quotidiano di contenuti che vanno ad ingrossare i fatturati pubblicitari dei giganti della rete e delle piattaforme digitali».
«Tutelare il lavoro intellettuale e il diritto d'autore – conclude Lorusso – significa imporre a chi utilizza il lavoro altrui, realizzando profitti con la raccolta pubblicitaria e il traffico dei dati, di riconoscere un giusto ristoro a chi ha prodotto e investito nei contenuti. È un problema di civiltà e di giustizia sociale, che investe anche la tenuta delle istituzioni democratiche, messa a rischio dal progressivo venir meno del pluralismo dell'informazione cui l'attuale mancanza di regole porterebbe inevitabilmente».
«L'auspicio, credo non solo del governo, ma soprattutto di quanti operano in questi settori – commenta il sottosegretario all'Editoria, Andrea Martella – è che il provvedimento venga esaminato dalla Camera dei Deputati quanto prima e che possa diventare legge al più presto, in maniera tale da consentire all'Italia di avere una normativa in grado di tutelare più efficacemente creatività e professionalità nell'ambito dell'informazione, della cultura e delle arti».