Il presidente dell'Ast sottolinea che questi colleghi hanno svolto un lavoro di primaria importanza, documentando l'eccezionale lavoro dei sanitari con foto, video, interviste, comunicati e tutto il materiale giornalistico e informativo necessario per illustrare le fasi di un’emergenza senza precedenti. Il materiale prodotto, messo a disposizione dei colleghi delle redazioni tv, stampa, radio e web, testimonia quanto il lavoro degli addetti stampa delle aziende sanitarie sia stato fondamentale e abbia sottoposto i giornalisti impegnati a rischio di contagio. Per questo Ast, che ha già avuto modo di riscontrare nell'emergenza Covid-19 la sensibilità della Regione Toscana in più occasioni, chiede, sia pure dopo le verifiche del caso, una modifica del decreto con l'inclusione degli addetti stampa effettivamente impegnati in prima linea.
Ecco il testo della lettera
Preg.mi
Enrico Rossi
Presidente Regione Toscana
Stefania Saccardi
Assessore Diritto alla Salute
Vittorio Bugli
Assessore alla Presidenza
Oggetto: esclusione addetti stampa aziende sanitarie toscane da benefici economici emergenza Covid decreto regionale 6396 del 4.5.2020 – richiesta modifica decreto
Gentile Presidente, Gentili Assessori,
devo nuovamente rivolgermi a voi dopo aver appreso, non senza stupore e un pizzico di rammarico, che gli addetti stampa delle aziende sanitarie toscane operanti all'interno di ospedali, laboratori e ambulatori, sono stati esclusi dal riconoscimento economico per l’emergenza Covid-19, inizialmente previsto. Il decreto regionale 6396 del 4 maggio 2020, infatti, inserisce gli addetti stampa nella fascia D, ovvero tra gli operatori non inclusi nel beneficio, equiparandoli al personale in smartworking.
L’Associazione Stampa Toscana vuole invece sottolineare che, sin dall’inizio dell’emergenza, gli addetti stampa delle aziende sanitarie toscane si sono impegnati al massimo e in prima linea, al fianco degli operatori sanitari, per garantire a tutti i colleghi giornalisti e ai cittadini un’informazione puntuale e tempestiva da tutti gli ospedali toscani. Sono stati costantemente a contatto con le aree Covid e con i professionisti che vi lavorano, realizzando foto, video, interviste, comunicati e tutto il materiale giornalistico e informativo necessario per documentare un’emergenza senza precedenti.
Il materiale prodotto, messo a disposizione dei colleghi delle redazioni tv, stampa, radio e web, testimonia quanto il lavoro degli addetti stampa delle aziende sanitarie sia stato fondamentale e abbia sottoposto i giornalisti impegnati a rischio di contagio, considerando che si tratta di una categoria professionale che opera in ospedale, a contatto con il pubblico, con altri operatori sanitari e, in particolare, con le aree a rischio coronavirus.
Chiedo pertanto di valutare una modifica a integrazione del decreto regionale 6396 con l’inserimento degli addetti stampa (ovviamente quelli effettivamente impegnati in prima linea) nella fascia di operatori inclusi nel beneficio economico, a tutela della loro dignità professionale e del corretto riconoscimento economico per l’attività svolta e che continuano a svolgere.
Resto in attesa di un cortese riscontro, e del riconoscimento del lavoro svolto dai colleghi, ringrazio per l'attenzione e molto cordialmente saluto.
Sandro Bennucci
Presidente Associazione Stampa Toscana