Costante (FNSI) al presidio giornalisti precari Rai: "Una lotta che deve essere di tutti"
"La Federazione nazionale della Stampa italiana è al vostro fianco come è stata, è e sarà al fianco di tutti i colleghi precari. Perché il precariato è una questione nazionale, è il più forte bavaglio alla libertà di informazione". Così Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, intervenendo questa mattina a Roma al presidio convocato dai giornalisti precari della Rai a viale Mazzini.
"Le vostre testimonianze - ha aggiunto - sono le stesse che sento ripetere ormai da anni fuori dalla Rai. La flessibilità ad ogni costo ha portato via la vita a decine di migliaia di giovani lavoratori. Su questo dobbiamo portare avanti una lotta che deve essere di tutti, che riguardi la Rai come i quotidiani, dove da anni il lavoro è stato appaltato all'esterno, dove si fa dumping tra lavoratori. Non c'è solo il finanziamento alla Rai, il taglio del canone, il fatto che non ci siano risorse certe per il servizio pubblico, al contrario di quello che prescrive il Media freedom act. La precarietà riguarda tutti. Tutta l'informazione ha bisogno di risorse".
Costante ha poi ricordato che "negli anni la Fnsi ha costituito coordinamenti dei precari nelle testate dei principali gruppi editoriali. Un lavoro che ha dato grandi risultati. Nel 2019 è stato firmato un accordo fra Rai, Usigrai e Fnsi per stabilizzare i colleghi. È da quello che dobbiamo ripartire. Noi oggi siamo al tavolo con gli editori per ridare dignità al lavoro dei giornalisti e risorse nelle tasche dei colleghi. Invece gli editori chiedono contratti più leggeri per i nuovi assunti: ancora dumping contrattuale e generazionale. Questo - ha concluso - non fa bene all'informazione e non fa bene al servizio pubblico".