Rientrano, pertanto, nel perimetro dei beneficiari, esclusivamente i giornalisti che esercitano l’attività in forma libero professionale titolari di partita IVA e il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.
L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019. L’importo del contributo – che non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi – non può essere in ogni caso superiore a centocinquantamila euro ed è riconosciuto, comunque, per un importo non inferiore a mille euro (duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche). E’ possibile avvalersi del beneficio anche come credito d’imposta, da utilizzare in compensazione tramite modello F24.
Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, i giornalisti interessati devono presentare, nel periodo dal 30 marzo 2021 e fino al 28 maggio 2021, una istanza all’Agenzia delle Entrate da presentare esclusivamente in modalità telematica secondo le istruzioni fornite dalla stessa Agenzia e consultabili cliccando su questo link.
Per gli iscritti all’INPGI è’ altresì possibile accedere anche alle agevolazioni previste dal c.d. “Bonus Baby Sitting”. L’Istituto, infatti, sin dal 17 marzo 2021 ha provveduto a trasmettere al Ministero del Lavoro i dati necessari a definire il perimetro della platea dei potenziali beneficiari iscritti all’ente.
Si tratta di una misura, sempre contemplata nel Decreto Sostegni, che consente di ottenere un contributo – di importo pari a 100 euro settimanali fino ad un massimo di 1.200 euro complessivi – per le spese sostenute dai genitori per la gestione dei figli di età fino a 14 anni.
Il bonus è erogato dall’INPS – che ha emanato al riguardo le relative indicazioni con il messaggio 1296 del 26 marzo 2021 – al quale gli interessati dovranno, pertanto, inoltrare la domanda di concessione.