I tre ambiti in cui si può ancora pagare in contanti senza perdere la detrazione sono invece: acquisto di medicine o dispositivi medici; prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche e prestazioni sanitarie rese da strutture private in convenzione al Servizio sanitario nazionale.
Oltre alle spese sanitarie la nuova norma (facendo ampio riferimento alle detrazioni di cui all’art. 15 T.U.I.R.) impone dal 1° gennaio 2020 di pagare con mezzi tracciabili anche altri servizi come attività sportive di bambini e ragazzi; abbonamenti a bus, metro e tram; prestazioni veterinarie; onoranze funebri; affitti degli universitari; compensi ad agenti immobiliari; restauro di beni vincolati; strumenti per contrastare disturbi certificati dell’apprendimento. Infine ricordiamo che nei limiti di legge pagare in contanti non è vietato, ma impedisce la detrazione fiscale.