L’arcivescovo, che è anche presidente della Conferenza Episcopale Toscana, sottolinea l’importanza di questa “Giornata”, preparata con tre eventi, in una Lettera inviata a tutta la Comunità: <Il nostro tempo - segnato dai devastanti effetti della pandemia, dai massacri e dagli orrori dell’aggressione all’Ucraina e delle altre numerose guerre combattute a pezzi di cui poco si parla - ci ha fatto comprendere quanto sia fondamentale la ricerca della verità per una corretta narrazione. L’informazione - scrive il Cardinale - è cambiata, la professione del giornalista deve assumere sempre più i connotati di una missione, votata anche alla costruzione della pace ed a rendere il mondo meno oscuro. È una missione non facile. È complicato pensare, meditare, fermarsi per raccogliere le idee e per studiare i contesti e i precedenti di una notizia>.
Papa Francesco ha dato il suo contributo per arricchire la “grammatica” dei Media appunto con il Messaggio per la 56esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: ”Vedere, ascoltare, approfondire, raccontare” : secondo il Pontefice sono i paradigmi che devono caratterizzare il buon giornalismo. “Ascoltare con le orecchie del cuore”, come recita il titolo del Messaggio, è la condizione essenziale per un autentico dialogo che “dà vita” alle notizie. L’ascolto resta una dimensione dell’amore e «solo facendo attenzione a chi ascoltiamo, a cosa ascoltiamo, a come ascoltiamo, possiamo crescere nell’arte di comunicare, il cui centro non è una teoria o una tecnica, ma la «capacità del cuore che rende possibile la prossimità» (Evangelii gaudium).
Su questi temi l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Firenze ha promosso momenti di riflessione, partendo dall’insegnamento del “sindaco santo” Giorgio La Pira sui valori della Pace, dell’accoglienza, della solidarietà, della carità. L’ultimo (il 27 maggio alle 16.30 a Palazzo Medici Riccardi- Sala di Luca Giordano) si ispirerà alla Letteratura ed alla Bibbia con il direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio ed il filosofo Sergio Givone nell’evento <All’orecchio del tempo con Giona e Rut – Spunti dall’ultimo romanzo di Vincenzo Arnone ”La saga dei Tomasi”>, che sarà condotto da Riccardo Bigi. Porteranno un saluto il Cardinale Betori e l’assessore ai rapporti con le Confessioni Religiose Alessandro Martini.