«Dopo aver incontrato diversi esponenti e associazioni che mi hanno sottoposto i numeri allarmanti della crisi è giusto aprire immediatamente un confronto per capire quali strumenti possiamo mettere in atto, quali azioni sono fattibili e quali no, per la salvaguardia di questo importantissimo. Nelle prossime ore comunicheremo l'apertura ufficiale del tavolo, che dovrebbe comunque concludersi entro luglio». Dopo l'incontro con i rappresentanti della Fnsi, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon conferma di voler accelerare sui temi del mercato del lavoro del settore dell'informazione.
Un'iniziativa, quella di Durigon, che richiama alla mente quella del suo omologo alla presidenza del Consiglio, Vito Crimi del M5S, da mesi alle prese con gli Stati generali dell'editoria, evidenza Primaonline, che al sottosegretario chiede: 'Si apre dunque un nuovo fronte di contrasto all’interno dell'esecutivo?'
«Assolutamente no – è la risposta –. Il mio punto di vista è strettamente occupazionale e previdenziale. L'obiettivo è quello di trovare subito strumenti capaci di dare risposte alla drammatica crisi occupazionale in atto, che porta inoltre i suoi riflessi anche sulla cassa previdenziale, l'Inpgi. Mio intento è quello di occuparmi innanzitutto delle diverse tipologie di contratti in essere, penso a quelli a termine, per dar più rilievo al lavoratore, trovare sinergie con gli editori, verificare quali ammortizzatori sociali è possibile attivare».
Poi a settembre, prosegue il sottosegretario Durigon, «ci proponiamo di verificare la situazione dell'Inpgi. I vertici della cassa stanno già avviando una serie di azioni per lo snellimento delle spese di gestione, così come richiesto dalla norma recentemente approvata. Vedremo poi come gestire la seconda fase, se procedere con l'ampliamento della platea dei contribuenti, che attualmente non è adeguata alle esigenze della cassa, o procedere con altre azioni di salvaguardia».
«Non c'è però nessuna entrata a gamba tesa sulla presidenza del Consiglio. Io - conclude - mi occupo di occupazione e previdenza, Crimi con gli Stati generali dell'editoria sta mettendo a punto il piano strategico del governo per il settore. Sono due cose letteralmente diverse: qui occupazione, lì editoria. Dirò di più, è evidente che anche sulle iniziative del tavolo ci sarà una fase di concerto. Come del resto da parte mia, con l'apertura del tavolo, intendo ricercare risposte a 360 gradi nel mio settore di intervento, verificando quanto si può fare, poi è normale che ci siano anche le leggi del mercato...».