"Il settore dell'editoria è in crisi da anni, ma c'è una buona notizia: i giornali soffrono, ma la buona informazione è sempre più richiesta. C'è ancora un ruolo fondamentale che giornali e giornalisti possono svolgere", ha aggiunto fra l'altro Moles, alla prima visita ufficiale nella sede del sindacato.
Ricordando alcuni degli interventi messi in campo dal governo a sostegno del settore, dal recepimento della direttiva sul copyright al fondo straordinario inserito in manovra, il sottosegretario ha quindi auspicato che "giornalisti, editori, istituzioni, filiera lavorino insieme alla creazione di un nuovo modello di sostenibilità economica, ridefinendo il prodotto giornalistico e l'organizzazione del lavoro, andando incontro alle esigenze dei cittadini e al loro bisogno di notizie vere e certificate, che sono il sale della democrazia".
Il governo, ha concluso Moles, "non è sordo alle sollecitazioni del mondo dei giornalisti, la cui attività di mediazione è fondamentale e insostituibile. Se la disinformazione è il nemico da combattere, lo si può fare solo con l'impegno di tutti gli attori coinvolti. Perché la crisi dei giornali non è un dramma privato di editori e giornalisti, ma un problema di ogni società civile".