E’ appena uscita la terza ed ultima edizione di “Un Pirata in Cielo”, libro di Riccardo Clementi il cui sottotitolo è “20 volte Pantani: dal mare al cielo, attraverso le montagne infinite”. Con questo testo, edito da Urbone Publishing, casa editrice specializzata in letteratura e cultura sportiva, il giornalista e scrittore Riccardo Clementi ha voluto omaggiare la figura del Pirata a 20 anni dalla sua scomparsa.
Si tratta di un ulteriore aggiornamento del volume uscito nel 2018 e ampliato nel 2022 con lo stesso titolo – e sempre con sottotitoli rinnovati – che si compone di 2 capitoli aggiuntivi, una nuova prefazione introduttiva e contenuti inediti per un totale di circa 80 pagine di scritto in più rispetto alla prima edizione e di 30 pagine in confronto alla seconda uscita. Anche la copertina presenta novità grafiche, perché alle montagne, al cielo stellato e al mare, da cui il Pirata di Cesenatico anche nella grafica sembra trarre origine, adesso compaiono tra le stelle anche due piccoli vessilli pirata: nell’immagine evocativa, realizzata dal graphic designer Stefano Tomassetti, si colgono le radici marine di Pantani che, in sella alla sua bici, sembra quasi uscire dall’acqua per prenderne la forza, la linfa e l’ispirazione, fino a mettere le ali ed arrampicarsi sulle montagne in una sorta di scalata che si fa eterna, il tutto a rappresentare il suo fulmineo passaggio terreno.
Se il primo volume del 2018 ruotava tutto intorno al numero 14 – perché 14 erano gli anni senza Pantani, 14 è il giorno di San Valentino in cui nel 2004 il campione di Cesenatico salutò il mondo, 14 è il numero di tappa in cui Pantani ottenne il primo successo al Giro d’Italia ’94, 14 erano i capitoli del libro proprio come le vittorie centrate tra Giro e Tour prima del drammatico 5 giugno ’99 – e la seconda uscita con i 18 capitoli conferiva la maturità alla memoria del Pirata, questa nuova iniziativa editoriale ci rivela che “questa terza ed ultima edizione nasce nel ventesimo anniversario della scomparsa di Pantani, per completare un percorso che come in una sorta di scalata evolutiva - al pari delle ascese alpine o pirenaiche che Marco amava tanto - ci conduce dai mari di Cesenatico fino alle ascetiche cime della memoria e dei suoi trionfi, tanto esaltanti nella loro epica quanto romantici nell’ispirazione corsara da cui traggono linfa. Per dire che Pirati - oltre a non morire mai, quando si scopre di esserlo – si nasce. E, dopo aver detto tutto quello che c’era da dire sul nostro Pirata in cielo, possiamo oggi confermare un fatto: Marco Pantani è stato il più forte scalatore di tutti i tempi”.
Una sentenza che trova conferma nei due nuovi capitoli 19 e 20, il primo dei quali racconta tutti i successi giovanili di Pantani, dagli esordienti fino ai dilettanti – con un omaggio particolare alla doppietta nel 1985 e ’86 al GP Donnini nella terra di Valdisieve in cui lo stesso autore vive – come a dire che Pantani in ogni tempo, ad ogni età e in qualsiasi categoria sulle salite è sempre stato il migliore, mentre il secondo capitolo è dedicato alla prima partenza nella storia del Tour de France dall’Italia, soprattutto in riferimento alla tappa Firenze – Rimini e alla ripartenza del giorno dopo da Cesenatico: rosa e giallo si uniscono per fare memoria di chi, come Bartali, Nencini, Pantani e Coppi, del ciclismo ha saputo cogliere e rappresentare l’anima più autentica. Anche qui l’autore fa un tributo alla “Leonessa”, la ciclostorica della Valdisieve che ogni anno rende onore alla Valdisieve sulle cui strade transiterà anche questa edizione storica della Grande Boucle 2024.