In vista delle consultazioni europee e delle amministrative dell’8 e 9 giugno 2024 entra in vigore, per tutte le amministrazioni pubbliche, il divieto di comunicazione, fatta eccezione per quelle effettuate in modo impersonale e indispensabili per l’efficace svolgimento delle proprie funzioni.
L’entrata in vigore delle norme previste all’articolo 9 dalla legge 28/2000, comporta il divieto, fino alla chiusura delle operazioni di voto (compresi i ballottaggi dei Comuni), di svolgere attività di comunicazione, a eccezione di quelle effettuate in modo impersonale e indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni. Il divieto interessa tutte le amministrazioni pubbliche, a prescindere da quelle interessate al rinnovo delle proprie cariche elettive.
Come più volte chiarito da Agcom, l’impersonalità richiesta comporta l’obbligo di evitare, oltre che l’uso di nomi e cognomi degli amministratori, anche del logo e dello stemma dell’Ente.
Il Corecom della Toscana indica che la legge 150/2000, dove si disciplinano le attività di informazione e comunicazione delle amministrazioni pubbliche, e che sono quindi fatte oggetto del rispetto delle norme sulla Par Condicio, considera tali quelle finalizzate a: “a) illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l’applicazione; b) illustrare le attività delle istituzioni ed il loro funzionamento; c) favorire l’accesso ai servizi pubblici, promuovendone la conoscenza; d) promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale; e) favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati nonché la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi; f) promuovere l’immagine delle amministrazioni, nonché quella dell’Italia, in Europa e nel mondo, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d’importanza locale regionale, nazionale ed internazionale” oltre alla “comunicazione esterna rivolta ai cittadini, alle collettività e ad altri enti attraverso ogni modalità tecnica ed organizzativa” finalizzata, tra l’altro, a “promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale”.