Per predisporre le procedure e il regolamento applicativo si prevede pertanto che il Consiglio nazionale dell'Ordine disponga un differimento, non superiore a 90 giorni, delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale e dei relativi organi. Martedì 3 novembre, il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine, Carlo Verna, ha firmato la determina in applicazione del decreto "Ristori", annullando così le date del voto fissato a novembre e riservandosi di fissare nuove date in cui dovranno avere luogo le elezioni.
Va ricordato che le elezioni per il rinnovo dei Consigli Nazionale e regionale del nostro Ordine professionale erano state convocate, a norma di legge, in un primo tempo, ad ottobre, e successivamente rinviate dal presidente del Consiglio nazionale a novembre. L’Ordine dei giornalisti della Toscana, rispettando tutte le scadenze di legge, aveva provveduto alla convocazione delle assemblee elettorali inviando i relativi avvisi ai colleghi.
Nel decreto si legge che ''le procedure elettorali per la composizione degli organi territoriali degli Ordini professionali vigilati dal Ministero della Giustizia possono svolgersi con modalità telematiche da remoto disciplinate con Regolamento adottato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, da adottarsi entro il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, previa approvazione del Ministero della Giustizia". Il decreto dispone che la data del voto possa essere spostata non oltre i 90 giorni.
Da tempo molti giornalisti e Ordini regionali sollecitavano l'adozione del voto elettronico per consentire una più ampia partecipazione. La legge 69 del 1963 stabilisce che il voto sia effettuato di persona in non più di tre seggi per regione.
Ricordiamo
a tutti gli iscritti non ancora dotati di PEC o che non avessero comunicato l’indirizzo alla segreteria di Odg Toscana, che
nei prossimi giorni partiranno le diffide: chi non si doterà di Pec entro 30 giorni dalla notifica della diffida,
sarà automaticamente sospesi dall'Ordine dei giornalisti. Per evitare di ricevere la diffida, i giornalisti ancora privi di PEC devono attivare il domicilio digitale e darne immediata comunicazione all'Ordine.