Il programma di lavoro dell’Ung per il quadriennio che si è aperto con l’VIII Congresso nazionale è stato tracciato dal presidente Paolo Serventi Longhi nelle riunioni del Comitato esecutivo e del Consiglio nazionale tenutesi nella sede dell’Unione il 2 e il 3 marzo scorsi. La partecipazione ai lavori della segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante – all’Esecutivo del 2 marzo – e del presidente Vittorio di Trapani – al Consiglio nazionale del 3- , ha consentito di verificare la perfetta sintonia di progetti e di impegno sindacale dell’organismo di base delle giornaliste e dei giornalisti pensionati con la vita e la struttura del sindacato unitario dei giornalisti italiani. “Siamo, ha detto Paolo Serventi Longhi, sindacato di base, e quindi siamo dentro il sentiero della Federazione e in raccordo con le Associazioni regionali. I nostri problemi sono dentro il sistema Fnsi e li affronteremo insieme.
Collaboriamo con tutte le strutture del sindacato e ne condividiamo obiettivi e politiche nella drammatica situazione della categoria. Sosterremo tutte le iniziative della Fnsi su libertà, pluralismo, diritto ad essere correttamente informati”. “La segretaria della Fnsi, ha risposto Alessandra Costante, la vostra segretaria, sarà sempre al vostro fianco. Dal congresso di Riccione è uscita una nuova classe dirigente del sindacato, centrale e periferica, che raccoglierà le sfide dei prossimi anni, cosa non semplice”. Alessandra Costante ha poi ricordato il ruolo svolto in passato da Serventi Longhi alla guida della Federazione, e gli ha riconosciuto “grande capacità di lavoro, impegno, disponibilità all’ascolto”. L’emergenza lavoro in Italia “che è il grande problema che oggi abbiamo di fronte e che si traduce per noi giornalisti in aumento della precarietà e nel progressivo degrado della professione, ci vede, attivi e pensionati, uniti nella stessa lotta per restituire dignità alla nostra professione”. L’unità e la forza del sindacato, ha concluso, è il primo obiettivo della nuova dirigenza, e richiede la collaborazione di tutti.
Anche il presidente Di Trapani ha ricordato l’esperienza di Serventi Longhi in anni passati, che “lo porterà a concepire il lavoro nel sindacato come lavoro collettivo, il noi che facilita l’impegno di tutta la categoria per superare la crisi”. “Il nostro sistema – ha aggiunto – è un lavoro complessivo: il sindacato ha dietro di sé anni che non sono stati facili Il sostegno di tutto il sistema sarà indispensabile”. Di Trapani ha poi evocato il ruolo politico del sindacato dei giornalisti, “il che non vuol dire prendere parte a contese fra i partiti ma assumersi la responsabilità di scegliere nella guida di una comunità. In questo senso, aver deciso di andare alla manifestazione antifascista di Firenze è una scelta che rivendichiamo, un dovere cui siamo chiamati dallo Statuto della Fnsi”. Di Trapani ha quindi apprezzato la decisione assunta dall’Ungp di aderire alla manifestazione indetta per il 4 marzo.
Quanto al programma di lavoro del quadriennio, Paolo Serventi Longhi ha indicato un obiettivo di fondo: “Vogliamo contare, essere credibili, dimostrare che l’Ungp ha un senso per esistere ancora. Ci impegneremo a favore dei colleghi più giovani trasmettendo la nostra esperienza, aperti alla solidarietà e alla vicinanza, collaborando alle politiche della Federazione nei confronti delle istituzioni, dando il nostro contributo nelle sedi deputate alle quali partecipiamo. Siamo consapevoli dei problemi aperti con la riduzione nel corso degli ultimi anni del numero dei contrattualizzati ex articoli 1,2,12, 36 del Contratto, che ha comportato l’aumento del precariato e del lavoro autonomo non contrattualizzato, dello sfruttamento del lavoro precario: un’evoluzione, un degrado che non fa il bene della democrazia, della informazione, della qualità del lavoro, e indebolisce tutti i giornalisti. Per contrastare questa deriva dobbiamo mobilitarci tutti insieme”.
Le prime indicazioni sui temi da affrontare riguardano la transizione Ingpi-Inps, la formazione, l’ex fissa, la difesa dei colleghi più deboli, la comunicazione. “La scomparsa dell’Inpgi – ha detto il presidente – ci indebolisce perché è un pezzo del nostro sistema che passa alla mano pubblica creando problemi che esamineremo insieme”. Sulla transizione, Alessandra Costante ha difeso il lavoro svolto da Raffaele Lorusso “per agevolare il passaggio di competenze salvaguardando anche i pensionati. Si tratta ora di vincere una sfida: Portare all’Inps le nostre caratteristiche, tenendo conto che l’Inps è un mondo nuovo, un mare aperto, un paesaggio sconosciuto”
Formazione, ha poi detto Serventi Longhi, vuol dire “difesa del giornalismo professionale, partecipazione alle iniziative degli Ordini e delle Associazioni regionali, ma anche realizzare iniziative nostre, sviluppando le esperienze maturate in passato”. Sull’ex fissa l’Ungp si impegna a “dare continuità agli accordi raggiunti, onorare le rate e individuare la formula per assicurare la gestione del fondo”. L’obiettivo è “sapere dare risposte, chiarire i problemi senza sovrapporsi alle Associazioni, ma disponibili a parlare con i colleghi”. Per questo è importante la comunicazione, “il primo problema che si pone nel rapporto fra Unione e Gruppi regionali, con l’obiettivo di iscrivere nuovi pensionati”.
Del capitolo difesa dei colleghi più deboli fa parte anche la conferma per i pensionati del divieto di sostituire gli attivi nelle aziende presso le quali avevano lavorato prima del pensionamento: “L’abbiamo sempre detto, ma occorre essere ancora più rigorosi e dire che vigileremo insieme ai cdr perché i pensionati non vadano ad occupare posizioni in aziende in cui precedentemente avevano lavorato; il che non pregiudica la possibilità di esercitare la professione in forme che non si sostituiscano agli attivi, togliendo spazio ai precari, ai collaboratori, ai lavoratori autonomi che entrano nella professione e si vedono la strada sbarrata”.
Le prime indicazioni operative riguardano il metodo di lavoro. Agli organi statutari (Comitato esecutivo e Consiglio nazionale) saranno affiancati con funzioni consultive dei gruppi di lavoro che si riuniranno periodicamente da remoto, e cui potranno partecipare tutti i consiglieri nazionali che lo desiderassero. I primi temi indicati dal presidente, che saranno meglio specificati in seguito sono:
Statuto, che prevede anche la costituzione della Commissione pari opportunità (affidata a Patrizia Disnan e Lucia Visca): partecipanti il presidente, i vicepresidenti, il segretario; coordinamento affidato al vicepresidente Antonello Capone;
Risorse, proselitismo, assistenza: Presidente, vicepresidenti, segretario, tesoriere;
Comunicazione: sito, newsletter: Mordenti Boresi;
Formazione (a disposizione dell’Ordine nazionale e regionali, coordinamento Disnan e Visca)