Fnsi-Ast: linee di comportamento in redazione. Distanze di sicurezza e dispenser

Di seguito la lettera di Lorusso.

Un caro saluto

Sandro Bennucci

"Faccio seguito ad alcune richieste sulle modalità di gestione dell’emergenza sanitaria in atto e le misure da adottare nelle singole realtà lavorative. Preciso che la FNSI non ha alcuna competenze in campo medico-sanitario né è titolata ad imporre l’adozione di qualsivoglia misura. Fin dall’inizio dell’emergenza, la linea della FNSI è stata quella di attenersi alle disposizioni di legge ed alle indicazioni delle autorità scientifiche, come peraltro ha esortato a fare il Presidente della Repubblica nella giornata di ieri.

Come già precisato con la Circolare n. 98/D del 02/03 u.s. a firma del Direttore, vi ricordo che la decretazione governativa d’emergenza ha individuato, quale possibile strumento di limitazione del diffondersi del virus, il riconoscimento in capo al datore di Iavoro — per tutta la durata dello stato di emergenza — della possibilità di attivare lo smart working, sull’intero territorio nazionale, anche senza sottoscrivere accordi con il dipendente e provvedendo all’assolvimento, in via telematica, degli obblighi di informativa sulla salute e sicurezza; fermo restando l'obbligo, sia per il datore di Iavoro che per il lavoratore, di rispettare la disciplina dello smart working di cui alla Iegge n. 81 del 22/05/2017.

lnoltre, come si desume dalla decretazione d’urgenza in vigore, è necessario che le aziende garantiscano, ai propri dipendenti e collaboratori, che nei luoghi di lavoro si attui il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nonché provvedano sia all’installazione nei locali aziendali di dispenser di soluzione disinfettante per il lavaggio delle mani, sia a dotare i colleghi, chiamati a svolgere servizi esterni, di tutti i dispositivi di protezione individuale eventualmente necessari (come ad esempio: mascherine per la protezione delle vie respiratorie e guanti monouso).

Nel caso, insorgessero ulteriori dubbi sulle misure di sicurezza che il datore di Iavoro è tenuto ad adottare sia durante il Iavoro redazionale sia durante i servizi esterni, i Comitati ed i Fiduciari di redazione potranno legittimamente attivare le procedure aziendali coinvolgendo il Medico competente a livello aziendale o chiedere ulteriori delucidazioni alle strutture territoriali del Servizio sanitario nazionale. A questi ultimi vanno anche segnalate situazioni particolari che potrebbero riguardare sia i luoghi di Iavoro sia singoli lavoratori. lnfatti - a norma dell’art. 9 della 300/1970 dedicato alla tutela della salute e dell'integrità fisica - i lavoratori, mediante Ioro rappresentanze, hanno diritto di controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e l’attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la Ioro salute e la Ioro integrità fisica".