l'87% in più rispetto al 2019 (87 casi). Nel 2021, gli episodi registrati sono 23. Lazio, Sicilia, Campania, Calabria e Lombardia sono le regioni in cui si sono verificati il maggior numero di casi. Nel 2020 è cresciuta la percentuale delle intimidazioni pervenute via web (il 44% del totale): le piattaforme più utilizzate sono Facebook e Twitter. Nel 2019 gli episodi in Rete erano stati un quarto del totale. Il ministro LAMORGESE ha impresso nuovo impulso alle attività del Centro di coordinamento presso il Viminale fin dalla prima riunione da lei presieduta il 10 gennaio 2020, cui è seguita una direttiva ai prefetti per avviare un monitoraggio strutturato che consenta di delineare in maniera dinamica un quadro complessivo conoscitivo degli scenari di rischio a livello territoriale nonché delle iniziative conseguentemente assunte".
Il direttore Tamburini ha messo in evidenza come sempre più spesso non sia la criminalità organizzata a minacciare, «ma il cittadino qualunque», e che «certe speculazioni politiche contribuiscono a fomentare l'odio», aggiungendo che «preoccupa che l'istigazione sui social possa portare ad azioni concrete» e per questo «occorre mettere un freno a questa situazione».
Il presidente dell'Assostampa, Sandro Bennucci, ha ribadito l'impegno forte del sindacato territoriale, al fianco dei colleghi, sempre pronto a intervenire in qualsiasi situazione di criticità, e ringraziato le forze dell'ordine, «sempre pronte a mettersi all'opera ad ogni nostro comunicato e denuncia», ha sottolineato.
Il presidente dell'Odg Toscana, Carlo Bartoli, ha espresso preoccupazione per l'aumento «enorme di episodi da inizio pandemia» e evidenziato la necessità di «abbassare la soglia di tolleranza rispetto agli atti violenti e intimidatori» e l'importanza di «dare grande pubblicizzazione a iniziative come quella del Viminale anche per incoraggiare colleghi che non lavorano in grandi redazione e che hanno maggiore difficoltà a sentire la vicinanza della categoria».