Una decisione ancora più inquietante perché ha deliberatamente scelto di non ascoltare i ripetuti appelli del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di ignorare l'invito dell'Agcom a rinnovare la convenzione in attesa della riforma del settore.
La Fnsi, che ha già ricevuto dal Consiglio nazionale e dall'assemblea dei comitati di redazione il mandato a utilizzare tutti gli strumenti di lotta per bloccare i tagli e i bavagli, chiede ad ogni singolo parlamentare di porre la questione in aula e di rivendicare il diritto a potersi esprimere su una materia che investe direttamente l'articolo 21 della Costituzione.
Il tentativo di soffocare Radio Radicale e di colpire il Manifesto, l'Avvenire, le cooperative di giornalisti e le voci delle minoranze e delle differenze è solo il primo passo verso l'obiettivo di abrogare la funzione critica e il ruolo dei giornalisti. Questo progetto può e deve essere contrastato oltre ogni logica di parte e di partito. L'auspicio è che tutti i media diano voce alle preoccupazioni e alle proteste delle redazioni che rischiano di essere 'oscurate’.
La Giunta esecutiva della Fnsi e la Consulta delle Associazioni regionali di Stampa ne discuteranno in una riunione straordinaria convocata dal segretario generale Raffaele Lorusso per martedì 28 maggio. La riunione proseguirà in forma pubblica nel pomeriggio della stessa giornata, a partire dalle ore 15, in piazza Montecitorio, dove in concomitanza con i lavori dell'aula della Camera si terrà un presidio per chiedere che l'Assemblea dei deputati possa pronunciarsi sugli emendamenti.
L'Associazione Stampa Toscana aderisce all'iniziativa e parteciperà con il presidente Sandro Bennucci.