Attraverso un comunicato, il corpo redazionale di Askanews ha scritto: "Abbiamo chisto ai nostri legali di farci conoscere gli atti che riguardano il contenzioso fra l'Azenda e il Dipartimento Editoria. I giornalisti, infatti, sono l'anello debole, la parte lesa di questa lotta, il vaso di coccio in mezzo a due vasi di ferro: penalizzati per aver avuto un milione in meno nella convenzione di Palazzo Chigi, con garanzie sulle tutele occupazionali quasi nulle da parte dello stesso Dipartimento e, per ultima, la beffa del mancato riconoscimento del pregresso per i servizi resi che peserà sulo sulle spalle dei lavoratori".
I redattori di Askanews hanno anche rinnovato la richiesta d'incontro, finora rimasta senza risposta, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, richiesta che contiene soprattutto un accorato appello: fermare la macchina infernale che sta mettendo a fortissimo rischio la libertà d'informazione.