Nella mozione approvata dal Congresso si prospettavano anche “strumenti straordinari o l'allargamento delle maglie normative a carico dello Stato, studiando forme che facilitino il ricollocamento dei più giovani o che accompagnino gli altri verso la pensione". La difficile realtà di questi colleghi, spiega oggi in una nota l’Associazione Stampa Romana precisando che si tratta di “una cinquantina di colleghi e soprattutto colleghe”, è quella di “ex dipendenti di società editoriali fallite, impossibilitate ad andare in pensione per la riforma Inpgi 2016 che ha modificato i requisiti di accesso al trattamento pensionistico. Poiché questi colleghi hanno finito il trattamento di disoccupazione oggi vivono senza lavoro e senza pensione in una situazione di mortificazione sociale e di stentata sopravvivenza”.