“A giugno – spiega il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci - entrerà infatti nel vivo la trattativa per il rinnovo del contratto della Pa, quello 2019-2021, e lì dovranno essere ripresi alcuni temi rinviati o messi da parte nella coda contrattuale appena conclusa e ulteriormente definitivi i ruoli e rafforzati i profili professionali di tutti i giornalisti della pubblica amministrazione, anche quelli che il contratto Fieg-Fnsi non l’hanno mai avuto”.
“Con l'accordo sottoscritto fra Aran, confederazioni sindacali della pubblica amministrazione e Federazione nazionale della Stampa italiana vengono messe in sicurezza posizioni e retribuzioni in un quadro di conformità alle leggi e alle decisioni della Consulta. Si tratta di un risultato reso possibile dallo spirito costruttivo di tutte le organizzazioni sindacali della pubblica amministrazione e dalla volontà del presidente dell'Aran, Antonio Naddeo” commentano Raffaele Lorusso e Alessandra Costante, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana e vicesegretaria con delega agli uffici stampa pubblici, i quali ringraziano anche il ministro Renato Brunetta.
L’accordo riconosce l’autonomia professionale e le norme deontologiche dei giornalisti, primo fra tutti il rispetto inderogabile della verità sostanziale dei fatti e il dovere di rettifica nel caso le notizie risultino inesatte.
L’assegno ad personam, attuazione delle norma di legge approvata a gennaio 2019, sarà il risultato della differenza di tutte le voci fisse e continuative fino ad oggi in godimento e le voci fisse e continuative previste dal contratto della pubblica amministrazione. Sarà riassorbito, fino a concorrenza, nel caso di qualsiasi incremento economico che deriva dai futuri rinnovi dei contratti o progressioni economiche o giuridiche che interessino i lavoratori. Gli stipendi saranno dunque sterilizzati. Nel caso però al giornalista venga conferito un particolare incarico attraverso istituti come posizioni organizzative, incarichi di funzione, incarichi professionali o di alta professionalità, l’assegno ad personam sarà temporaneamente assorbito solo per il 50 per cento della nuova indennità fissa, fino a quando quella sarà percepita. L’assegno ad personam, è stato chiarito nell’accordo, varrà ai fini del calcolo del Tfr.
Tutti i giornalisti ex Fieg-Fnsi saranno reinquadrati nel più alto livello retributivo della categoria D, per quanto riguarda il comparto funzioni locali, e in categoria equivalente negli altri contratti, salvo praticanti o pubblicisti di redazioni decentrate (se presenti) che finiranno in C.
Confermata infine la possibilità di aderire a Casagit, la cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani: senza il contributo dell’1 per cento a carico del datore di lavoro, ma solo con il 3,6 per cento di trattenuta sullo stipendio (la stessa quota pagata fino ad oggi dai contrattualizzati Fieg-Fnsi) i colleghi potranno avere le garanzie del profilo uno. Questa possibilità potrà essere da subito goduta anche dai giornalisti da sempre inquadrati nel pubblico impiego, non solo in Regione ma anche nei Comuni, nelle Province, nelle Asl, nelle Università e in tutti gli altri settori della pubblica amministrazione.