La Federazione Nazionale della Stampa e l'Associazione Stampa Toscana prima di tutto esprimono non solo solidarietà e vicinanza ai colleghi del Tirreno, ma si dichiarano disponibili, insieme al Cdr, a intraprendere tutte le azioni necessarie a perseguire l'autore o gli autori di quello che si configura come un grave reato. Si chiede l'intervento del prefetto di Livorno e della Polizia postale. Simili esternazioni non sono soltanto inaccettabili verso professionisti che fanno dell'etica e della deontologia professionale una vera bandiera, ma sono anche intollerabili in un momento come questo, nel quale l'informazione è considerata fondamentale, insieme alla sanità e alla protezione civile.