Il presidente Sandro Bennucci, con tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana, e il presidente Giampaolo Marchini, insieme ai componenti del Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, addoloratissimi, partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa di Antonio Villoresi, un mito nella categoria anche per essere stato il "cronista di notte", a “La Nazione”, negli anni della vicenda del "mostro di Firenze".
Antonio, 79 anni, giornalista professionista dal 1974, cominciò con "Il Giornale del Mattino", per poi passare a "La Nazione", prima come corrispondente da Sesto Fiorentino, dove era nato, passando quindi a "Nazione Sera" e alla cronaca di Firenze de "La Nazione". Ha scritto libri (anche sul vino, di cui era un esperto apprezzato) ed ha scritto per "Il Tempo" e "Il Giornale", quando c'era Montanelli, ma per chi lo ha conosciuto e ci ha lavorato per tanti anni era e resterà sempre "il Villo". Bersaglio prediletto delle straordinarie vignette di un altro compianto collega, Mario Spezi, ma protagonista delle "nottate" in redazione, fra pagine da chiudere e "giri" di nera: rimasti addirittura leggendari quelli del periodo del "mostro". Ogni volta, le indagini di polizia e carabinieri lasciavano intendere che le battute nella campagna intorno a Firenze avrebbero portato notizie importanti. E lui "ribatteva", alle 3 del mattino, per dare ai lettori “l’ultim’ora” su perlustrazioni notturne delle forze dell'ordine.
Ci mancheranno il suo scrupolo professionale, il suo amore per il lavoro, ma anche lo spirito che lo distingueva e le sue battute. Associazione Stampa Toscane e Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Toscana si stringono alla famiglia, la moglie Anna, le figlie Laura e Simona, e ai due nipoti, nel ricordo di un collega che è stato anche un grande amico.