La situazione di questi colleghi è stata anche al centro di una delle mozioni che ha avuto per primi firmatari Sandro Bennucci, Stefano Fabbri e tutti i giornalisti delegati dell’Associazione Stampa Toscana al Congresso della Fnsi di Levico Terme, poco più di un anno fa: la mozione venne approvata per acclamazione. Chiedeva innanzitutto un censimento per poter trovare soluzioni ad una situazione paradossale.
Scopo del Comitato, che raccoglie giornalisti di diverse regioni e quindi anche in Toscana, è “il riconoscimento e la tutela di questa categoria da parte di Fnsi e Inpgi e l’avvio di un confronto con tutti i soggetti istituzionali e della categoria dei giornalisti perché anche a questi lavoratori venga riconosciuto il diritto alla pensione con i requisiti precedenti all’entrata in vigore della legge Fornero, recepita dall’Istituto in data 21 febbraio 2016 e ratificata dal ministero in data 21 febbraio 2017. Secondo le nuove regole - si spiega in una nota del Comitato diffusa dall’Associazione Stampa Romana presso la quale ha sede - questi lavoratori oggi hanno diritto ad andare in pensione all’età di 67 anni, sia uomini che donne. Non sono ammessi a salvaguardie, non hanno diritto all’Ape sociale e le altre misure previste dall’Inps. Sono stati esclusi da ogni intervento straordinario, in quanto tali oggi non hanno diritto nemmeno ai bonus, nemmeno quelli per l’emergenza Covid.
Tutto questo è stato possibile mentre le aziende avviavano 183 prepensionamenti applicando i vecchi requisiti d’accesso della legge 416, e cioè 58 anni per le donne e 60 per gli uomini e 25 di contributi fino al 31 dicembre 2018”. Il Comitato sottolinea anche che “la Cgil ha sanato la situazione dei poligrafici caduti in questo vuoto normativo con il comma 154 della legge di bilancio 2018 che prevedeva, appunto, il riconoscimento e l’applicazione dei vecchi requisiti pensionistici della 416, per età e contributi, a chi, tra il
2014 e il 2015, aveva perso il lavoro, cioè prima dell’entrata in vigore della riforma. Questa salvaguardia è stata negata ai giornalisti, sebbene la legge 416 disciplini i prepensionamenti di entrambe le categorie, poligrafici e giornalisti”: da qui la richiesta che venga riconosciuta ai giornalisti in tale situazione la stessa salvaguardia ottenuta dai poligrafici, anche alla luce dello stanziamento di nuovi fondi da parte del Governo per i prepensionamenti. L'Associazione Stampa Toscana è dalla parte di questi colleghi e si farà promotrice di ogni iniziativa possibile, a partire dagli organismi della Fnsi.