Giornalisti minacciati: la Toscana scende al sesto posto nell'Osservatorio del Ministero dell'Interno. Merito delle denunce. In Italia 250 giornalisti devono lavorare sotto scorta

Sono fortemente diminuiti nel 2022, rispetto all’anno precedente, gli atti intimidatori e di minaccia nei confronti dei giornalisti in Italia: si tratta di 111 episodi a fronte dei 232 del 2021. Anche la Toscana risente positivamente di questa decrescita: nel 2021 nella nostra regione si erano registrati ben 24 episodi collocandola al terzo posto per numero di intimidazioni, mentre nel 2022 le minacce censite sono state 6 posizionando la Toscana al settimo posto della triste graduatoria. I dati sono quelli dell’Osservatorio sulle minacce ai giornalisti del Ministero dell’Interno, secondo i quali diminuiscono complessivamente le intimidazioni inviate attraverso i canali web: erano state il 44% del totale nel 2021 e si sono ridotte al 27% nel 2022. 

Una percentuale che non cambia è quella dell’origine delle minacce ai giornalisti: in entrambi gli anni quelle provenienti dalla criminalità organizzata sono attestate tra il 10% e l’11%, mentre le restanti, e cioè quasi il 90%, trovano ancora origine nei contesti socio-politici o in contesti sociali o specifici dei singoli territori. Un segnale allarmante è inoltre la crescita percentuale delle minacce nei confronti delle colleghe, passata dal 24% del 2021 al 27% del 2022: forse l’unico indicatore in controtendenza e che fa temere che questo tipo di minaccia assuma sempre pericolosamente anche più la caratteristica di violenza di genere.

Sandro Bennucci, presidente dell'Associazione Stampa Toscana, sindacato sempre in prima linea nella difesa dei colleghi, osserva: “La diminuzione di oltre il 50% delle minacce rispetto al 2021, quando gran parte di questi atti era maturato nel clima difficile dal punto informativo determinato dallo scenario della pandemia Covid, è senza dubbio da attribuire alla scelta delle organizzazioni sindacali e professionali dei giornalisti di denunciare sempre ed in ogni caso le aggressioni e le intimidazioni: una scelta che ha portato in diversi casi all’identificazione e alla punizione dei responsabili grazie al lavoro delle Forze di polizia e della Magistratura e, in Toscana, a far registrare nel 2022 un quarto degli episodi che si erano verificati nel 2021". 

"Ma - prosegue il presidente Ast - non possiamo dirci al sicuro: sono sempre tanti, troppi, gli episodi di aggressione ed intimidazione nei confronti di chi fa informazione e che mettono a rischio non solo l’incolumità e la serenità delle giornaliste e dei giornalisti ma anche lo stesso fondamentale diritto dei cittadini ad essere informati. Non si può dunque abbassare la guardia, soprattutto alla luce dei più recenti dati che indicano in ben 250 - nei primi mesi del 2023 - i giornalisti, in Italia, costretti a lavorare sotto scorta”.