Un documento (pubblicato qui di seguito) per ribadire che quella dei giornalisti della Pa è una frontiera da presidiare – l’ha sottolineato martedì anche il segretario Lorusso – ed è una frontiera strategica anche per allargare la base professionale; occorre però farlo in modo attento, urgente ed attrezzato, facendo inclusione ma difendendo i diritti conquistati ed acquisti (come quelli dei colleghi delle Regioni, anche la Toscana, a cui oggi viene applicato il contratto Fieg-Fnsi), attenti a non retrocedere dalla formulazioni più avanzate oggi messe a punto e allo stesso tempo impegnandosi a riempire di contenuti l’accordo da siglare con Aran, per chi oggi ha il contratto Pa.
Il documento impegna la Fnsi e indica, in modo puntuale, una serie di punti su cui prestare particolare attenzione.
PER UN PIENO RICONOSCIMENTO E LA TUTELA DEL LAVORO GIORNALISTICO NELLA PA
Il XXVIII congresso della FNSI, riunito a Levico Terme dal 12 al 14 febbraio 2019
fa proprie le affermazioni del segretario Raffaele Lorusso, che nel corso della relazione in apertura dei lavori congressuali ha sottolineato come “la dichiarazione congiunta siglata da Fnsi e Aran apra un capitolo nuovo, tutto da scrivere (e speriamo in fretta)” per definire il ruolo del giornalista nella pubblica amministrazione, “fermi restando i diritti acquisiti e il valore del contratto Fieg-Fnsi, ponendo le basi per il riconoscimento di rapporti di lavoro, dei diritti e di retribuzioni adeguate anche con l’obiettivo di allargare la base professionale
IMPEGNA LA FNSI
a proseguire l’azione fin qui perseguita a sostegno dell’avvio di una fase che apra alla presenza di giornalisti nella PA sulla base di riconoscimenti di specificità e certezze, a vantaggio dell’azione di chi lavora nonché delle amministrazioni e delle strutture presso le quali opera, a salvaguardare i diritti acquisiti dei colleghi degli Uffici Stampa delle Regioni ai quali è applicato il CNLG FNSI-FIEG e ad assicurare ai colleghi degli Uffici Stampa della PA, nella trattativa con Aran, pari diritti, dignità e autonomia professionale impegnandosi a superare le attuali disparità di trattamento economico e di inquadramento.
Per questo in particolare:
Fnsi si impegna a sollecitare la parte politica e segnatamente il Governo a riprendere il confronto a partire dalle formulazioni regionali più avanzate fino ad oggi messe a punto e a promuovere un tavolo di confronto con la partecipazione di Aran e Fnsi per identificare strumenti normativi volti alla salvaguardia dei diritti (e delle retribuzioni derivanti) in favore dei colleghi dipendenti di ruolo che abbiano avuto il riconoscimento – in forza di specifiche norme di legge regionale – del trattamento giuridico ed economico del Contratto nazionale di lavoro giornalistico.
Al fine di risolvere la fase transitoria aperta con la firma del contratto Pa ed evitare che l’applicazione del Contratto nazionale di Comparto Regioni ed Enti locali possa a questi colleghi determinare nocumento, sia dal punto di vista giuridico che economico, Fnsi si impegna a favorire l’istituzione di un ruolo ad esaurimento, a valere anche per i giornalisti di ruolo benché con contratto giornalistico a tempo determinato, qualora agli stessi l’incarico giornalistico precedente venga reiterato senza soluzione di continuità.
Nell’ambito della trattativa Fnsi si impegna a chiedere:
Fnsi si impegna a istituire e riunire in tempi rapidi la commissione uffici stampa e si impegna a organizzare, all’interno di un più ampio e già annunciato momento di riflessione pubblico sul giornalista oggi, anche un evento dedicato al giornalista nella PA con la presenza dei vertici delle istituzioni professionali al quale invitare politici con ruoli anche istituzionali; tale momento di riflessione dovrà approfondire gli aspetti di contenuto legati alla definizione del profilo professionale e le prospettive per i giornalisti che lavorano nella pubblica amministrazione, costituendo anche una occasione di confronto tra politici, funzionari e giornalisti
Delegati firmatari
Walter Fortini (Toscana)
Paolo Costa (Lombardia)
Barbara Musiani (Emilia-Romagna)
Marta Cicci (Umbria)
Marco Baruffi (Umbria)
Patrizia Sgambati (Puglia)
Giuseppe Fiorellini (Basilicata)
Seguono altre 59 firme
Approvato giovedì 14 febbraio 2019 per acclamazione